Vittorio Sgarbi a muso duro con la moglie di Fulvio Collovati, Caterina, che lo aveva ripreso per il suo atteggiamento aggressivo nei confronti delle donne. “Io rispondo in questo modo perché non ce la faccio più a sentire queste persone che gracchiano. Sembrava Mario Giordano”. Barbara D’Urso lo riprende, Vittorio Sgarbi come al solito si lascia scappare qualche parolaccia di troppo. E ne ha anche per Daniela Martani: “E’ una ragazza troppo agitata. Perché sono contrario al taglio dei parlamentari? Perché è una misura demagogica, le proposte sono fatte da vigliacchi e ipocriti. La questione è stata posta per pura retorica. Non ha alcun senso tagliare i parlamentari e per questo motivo voterò contro”. Caterina Collovati chiede ad Alessandra Mussolini perché non sia intervenuta nel diverbio precedente, ma l’europarlamentare dribbla: “Sgarbi chiede quanto durino i sentimenti. Io penso che l’affetto sia solo chimica, in fin dei conti”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Cicciolina: “Sgarbi affascinante latin lover”
Vittorio Sgarbi, ospite a Live Non è la D’Urso, si scusa con Alessandra Mussolini per le incomprensioni e la famosa lite in tv di qualche anno fa: “Noi ci siamo già chiariti, non vedo perché dobbiamo continuare a fare i finti nemici”. Tra gli opinionisti di Barbara D’Urso c’è la famosa attrice hard Cicciolina, che provoca bonariamente Sgarbi: “Trovo Vittorio Sgarbi estremamente affascinante. Lui è un latin lover, per me è un bell’uomo”. Sgarbi ringrazia e si racconta brevemente: “Dico che l’amore esiste senza farlo. Dal 97 al 99 ho avuto un rapporto normale. Ho fatto l’amore e poi ho smesso di farlo”. Sgarbi domanda a Cicciolina quanto possa durare un rapporto sessuale. “Perchè il sesso è ben diverso dall’amore”, precisa l’ospite. L’attrice hard: “E’ durato ben tre giorni”. Entrano in studio le cinque sfere, Vittorio Sgarbi e Alessandra Mussolini si preparano al confronto… (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Il confronto tra Vittorio Sgarbi e le Cinque Sfere
L’attesa sta per finire per coloro che non vedono l’ora di seguire il confronto tra Vittorio Sgarbi e le cinque sfere di “Live Non è la D’Urso”. Il critico d’arte deve fare ancora il suo ingresso in studio. Al netto delle sue liti televisive, è sempre molto apprezzato dalle persone, forse anche perché proprio quei siparietti assumono poi tratti comici. Nelle ultime ore comunque Vittorio Sgarbi non ha fatto alcun riferimento sui social alla sua partecipazione al programma di Barbara D’Urso. Ma del resto è stata una giornata impegnativa, visto che ha preso parte al “Festival dell’Essere” a Paestum. Ma ha trovato il tempo per riportare la notizia che lo vede coinvolto insieme a Facebook. Il colosso americano, azienda che fattura 40 miliardi di dollari, si costituirà in tribunale, a Macerata, per la richiesta di risarcimento ricevuta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. La questione riguarda alcuni post pubblicati da Sgarbi a partire dal 2015 e censurati dal social. Non è permesso diffondere immagini ritenute pornografiche o in qualche modo offensive della moralità. Ma Sgarbi aveva condiviso immagini di opere d’arte celeberrime. (agg. di Silvana Palazzo)
Vittorio Sgarbi a Live Non è la D’Urso
Vittorio Sgarbi è uno degli ospiti della puntata odierna di Live – Non è la d’Urso, il programma condotto da Barbara d’Urso in onda questa sera su Canale 5. Insieme ad Alessandra Mussolini, una delle sue “acerrime nemiche” dei salotti televisivi, si sottoporrà all’uno contro tutti (per l’occasione “due” contro tutti) ed è prevedibile che ne vedremo delle belle. Noto per la sua verve e il suo temperamento collerico, Sgarbi è uno degli opinionisti più ambiti e allo stesso tempo temuti del piccolo schermo. Memorabili le sue sfuriate al grido di “capra! capra! capra!” e altri insulti più o meno ripetibili, come pure i suoi panegirici dell’arte e della cultura che sono e rimangono i suoi principali interessi. Sgarbi nasce alla televisione proprio in qualità di critico d’arte. Personaggio a suo modo “poliedrico”, si è distinto anche nei campi della politica e dello spettacolo, passando con grande maestria e versatilità dal Parlamento agli studi televisivi. Altresì rilevante il talento per la scrittura, che ha “ereditato”, come la sorella Elisabetta, dallo zio Bruno Cavallini. Ma perché dovrà affrontare le sfere stasera? Per la sua “litigiosità”, quello spirito collerico che lo spinge a portare il confronto sul piano dello scontro. Ma non si può escludere che qualcuno gli faccia notare che è uno dei parlamentari più assenti. Giorni fa il Blog delle Stelle ha pubblicato i dati del sito OpenParlamento, e si evince che Vittorio Sgarbi è al terzo posto nella classifica degli assenteisti. Qualcuno dunque potrebbe attaccarlo anche per questo.
Vittorio Sgarbi in lacrime per la madre
Di recente, Vittorio Sgarbi ha rilasciato una lunga e accorata intervista al programma Io e te. In quest’occasione, il critico d’arte ha parlato a lungo di sé e delle sue origini, soffermandosi in particolare sul suo rapporto con mamma Rina. La donna, scomparsa qualche anno fa, ha sempre avuto un carattere forte. “La mia adolescenza è stata bella ma tormentata da mia madre”, ha dichiarato Sgarbi. “Nel rapporto tra mia madre e mio padre, mia madre era il maschio, aveva un forte temperamento. Probabilmente sarei diventato omosessuale se è vero che una madre terribile determina una reazione contro la figura femminile. (…) Una volta mia madre mi ha rimproverato per una settimana perché ho perso 50 lire davanti casa. Era una donna molto forte“. A tal proposito, Pierluigi Diaco gli fa risentire una registrazione in cui sua madre dichiara di non trascorrere molto tempo con lui: “Ho voglia di vederlo perché lo vedo pochissimo”. E a quel punto Vittorio scoppia a piangere. Vittorio Sgarbi, sessantasette anni, si commuove ancora quando ci ripensa: “È la voce di mia madre”, spiega, “è un po’ malinconico sentirla dato che non c’è più. Ma ci sono sempre, poi, quelli che se ne sono andati. È vero che le voci dei morti e in questo caso, la voce di mia madre, hanno la potenza di qualcosa che non finisce, che resta. Siamo così fortunati. Mentre non abbiamo una parola di Platone, di Ariosto, di Petrarca, ora possiamo registrarci e continuare a vivere. Mi hai fatto sentire mia madre che era come se fosse qui. È un miracolo della tecnologia“.