Vittorio Sgarbi ricorda Maurizio Costanzo: “Aveva capito che…“
In questi giorni si celebra il ricordo di Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio 2023. A distanza di quasi un anno dalla morte, i principali volti della tv l’hanno omaggiato con uno speciale andato in onda su Canale 5 martedì sera, con tanti ospiti e momenti emozionanti, come la letterina di Luciana Littizzetto che ha commosso Maria De Filippi. Ora, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, anche Vittorio Sgarbi ha voluto ricordare lo storico conduttore, di cui è stato più volte ospite negli anni al Maurizio Costanzo Show.
Il critico d’arte ha ricordato, in particolare, la prima volta in cui fu suo ospite in teatro: “Ci litigai. Ero annoiato da una storia strappalacrime e lo dissi, lui si arrabbiò: ‘Se non le va bene come conduco il programma, si faccia il suo talk show e lo conduca lei’“. Sgarbi, in trasmissione, nel corso degli anni ha avuto numerosi scontri con gli ospiti in studio. Costanzo però non l’ha mai redarguito per le sue intemperanze e per l’imprevedibilità del suo carattere: “Gli piacevano i miei scatti d’ira. Costanzo aveva capito che la tv non doveva essere come un film, con una sceneggiatura già scritta“.
Vittorio Sgarbi: “Maurizio non morirà mai perché la sua eredità è viva“
Maurizio Costanzo è stato una delle colonne portanti della televisione italiana, promotore di un genere, il talk show, oggi diffusissimo sul piccolo schermo. Vittorio Sgarbi lo ricorda con parole di profonda ammirazione: “Maurizio è stato un esempio di intelligenza, fiuto, vivacità intellettuale e arguzia. Il suo modo di osservare il mondo e di raccontarlo è stato copiato da tutti, ha inaugurato una nuova era in tv“.
Nel corso dell’intervista, il critico d’arte ha parlato del prezioso rapporto che l’ha sempre unito al conduttore, a livello professionale. E ha ricordato come, nonostante ora non ci sia più, la sua memoria artistica rimane impressa nella storia della televisione, che ancora oggi si ispira a lui: “Maurizio non morirà mai perché la sua eredità è viva“. Infine, aggiunge: “Mi mancano le nostre chiacchierate al telefono, ma Maurizio non è morto davvero“.