Un mazzo di rose rosse sancisce la pace tra Vittorio Sgarbi e Barbara D’Urso. «Avevo pensato ad una discussione tra me e te sul concetto di raccomandazione, su cui è nato l’equivoco. Andando in tv ho raccomandato Elenoire (Casalegno, ndr), ma l’ho fatta solo vedere. Non è per forza legata ad un fatto negativo», ha spiegato il critico d’arte a Live Non è la D’Urso. Sgarbi ha poi ripercorso la lite e spiegato la sua reazione: «Io ospite vengo cacciato da te per una parola che hai equivocato. Abbiamo fatto una cosa divertente, ne hanno parlato molto. Hanno dato varie spiegazioni… Ma siamo stati l’unico argomento per le persone disperate per divertirsi. Abbiamo reso allegra una parte di umanità». E quindi la lite sarebbe scoppiata per un fraintendimento: «Hai interpretato la mia posizione come polemica. Abbiamo fatto una cosa violenta sul nulla. Mi hai dato del cafone ma non ce n’era motivo, mi hai cacciato ma ero tuo ospite. Andarmene sarebbe stato sbagliato». Ma trattandosi di confronto, anche Barbara D’Urso ha voluto dire la sua: «Accetto le rose, comprendo la tua descrizione della parola raccomandata. Per quanto riguarda me e l’accezione popolare, la parola ha un significato ben preciso. Raccomandare una persona a qualcuno vuol dire “fai in modo che…”. Ho vissuto una vita combattendo questa parola, è un mio problema forse». E quindi ha proseguito: «Ho lottato per la meritocrazia e l’ho insegnata ai miei figli, che sono cresciuti con la consapevolezza che non esiste la raccomandazione. Quando si parla di me mi ferisce, per questo ho reagito». Sulla reazione di Sgarbi ha concluso: «Tu hai reagito in maniera violenta verbalmente, questo l’ho trovato brutto. Un uomo intelligente come te dovrebbe essere sempre gentile. Sono rimasta molto male, non ho le tue scuse, ma va bene così». (agg. di Silvana Palazzo)



VITTORIO SGARBI DA BARBARA D’URSO DOPO LITE

Vittorio Sgarbi

ha deciso di ritornare sui propri passi, almeno per quanto riguarda la recente lite con Barbara d’Urso. Il critico d’arte sarà infatti fra gli ospiti che vedremo nella puntata di Live – Non è la d’Urso di oggi, domenica 1 marzo 2020, e farà le sue ‘scuse’ alla padrona di casa. Lo ha annunciato negli ultimi giorni, dopo che lo scontro furente fra il critico e la conduttrice è riuscito persino ad oscurare la presenza dei volti noti de La Pupa e il Secchione e viceversa, ospiti in studio nello stesso appuntamento. Anche se in realtà, intervistato da Fanpage, Sgarbi ha già anticipato che non intende porgere le sue scuse e si è limitato solo a rivelare di aver accettato l’invito della presentatrice. Al contrario, il critico è sicuro che sia la d’Urso a doversi scusare nei suoi confronti, dato che gli ha dato del cafone e gli ha intimato di uscire dal suo studio. “Ma stai scherzando? Mi ha detto vaffan**lo”, ha detto la d’Urso durante un fuorionda, subito riportato da Striscia la Notizia nella rubrica I Nuovi Mostri. L’autore a quel punto le ha ricordato che in tanti anni non è mai stato cacciato nessuno, motivo in più per non farlo proprio con Sgarbi. “Ma stai scherzando?”, ha continuato Barbara, “Ma mi ha detto vattene a fan**lo, stron**, ma che sei matto? Ma per favore. Guarda Ivan ti prego eh, per favore. Ognuno reagisce come ca**o gli pare, questo è il mio modo. O chiede scusa o esce dallo studio, vaglielo a dire”. Clicca qui per rivedere il video di Barbara d’Urso



VITTORIO SGARBI TORNA A LIVE NON È LA D’URSO: MA NIENTE SCUSE…

La lite fra Vittorio Sgarbi e Barbara d’Urso

è costata cara al critico d’arte. Per sua stessa ammissione, è stato infatti bandito dai programmi Mediaset per diverse ore, ma questo non gli impedirà di ritornare a Live – Non è la d’Urso per un confronto con la padrona di casa. “Non ho niente di cui scusarmi”, precisa però a Fanpage, “perchè non ho niente di cui scurarmi, è lei che ha insultato me dandomi del cafone e dicendomi di andare via. L’etica minima per un ospite è quella di tenerlo in trasmissione il più possibile”. Le intenzioni di Sgarbi sono quindi di ribadire quanto scritto a Libero in una lettera aperta, ovvero il fatto che il termine ‘raccomandazione’ che ha provocato lo scontro, aveva una valenza positiva. “Se quella parola è stata fraintesa rispetto al significato che volevo attribuire, posso scusarmi se è stata interpretata in malo modo”, aggiunge. Alla fine del contatto con il giornale online, il critico sembra aver fatto una parziale marcia indietro: farà le sue scuse solo se a sua volta la d’Urso si dimostrerà pentita di averlo cacciato. “Altrimenti dirò che mi spiace per l’equivoco”, ha sentenziato.