Ospite di Non è l’Arena per parlare del caso Ciro Grillo, Vittorio Sgarbi ha toccato anche il tema della polemica relativa alla pubblicità Dietorelle. «Io sono al centro di una polemica indiretta, perché la pubblicità fa vedere due donne che si baciano, due bambini che iniziano ad amoreggiare e un uomo con due donne a letto. Qualcuno pensa che io sono bacchettone, ma tutto quello che puoi fare non può diventare pubblicità». Quindi, ha spiegato il perché del suo ragionamento: «Se esalti il rapporto a tre sembrerà normale farlo così, se esalti un rapporto tra due donne allora vuol dire che la morale cattolica forse è stata importante e non lo è più». Il noto critico d’arte ha spiegato che c’è un’età anche per affrontare temi delicati come la sessualità: «Non voglio parlare di pedofilia, perché poi mi accusano, ma se esiste una legge che sotto i 14 anni tutela i minori non è perché non possono fare sesso, ma per fissare un limite».
VITTORIO SGARBI “ORA LIBERTÀ SESSUALE A 12 ANNI”
Vittorio Sgarbi, a proposito di tale limite, ha precisato che se lo si considera sbagliato, si può comunque abbassare. Il punto però è un altro. «Ma non capisco perché quello che è impedito deve essere consentito a scuola nell’educazione con l’insegnamento», ha detto il parlamentare a Non è l’Arena. E ha voluto anche fare una precisazione: «Io odio dire questa cosa perché sembro un bacchettone, sono l’opposto del bacchettone, ma fai e taci». La questione per Sgarbi è di estrema attualità: «Io parlo con tanti madri e padri del fatto che le ragazze hanno libertà sessuale a 12 anni e non ci vogliono credere». A proposito del caso Ciro Grillo, invece, ha spiegato di essere tendenzialmente colpevolista. «La colpa più grave di un maschio è prendere quello che non ti viene dato. Se una donna non mi vuole, io non la voglio. Devi sentire la volontà della donna, non puoi pretendere quello che non ti viene dato».