Vittorio Sgarbi in poco meno di 6 minuti di video-discorso di fine anno riesce a dar contro al Capo dello Stato, a decretare come finiti quelli del Movimento 5 Stelle e segnare come il 2020 sarà anche la fine (forse) del Governo Conte-2. Tutto questo la “Sgarbeide” apparsa su Facebook questo pomeriggio per augurare a tutti i followers un buon anno decisamente “diverso” dal solito cui siamo abituati in politica: un vero controdiscorso, molto più rispetto alla “buca scavata” sulla spiaggia che ha fatto quest’anno Beppe Grillo e in anticipo su quello che presumibilmente potrà dire in serata anche il leader della Lega Matteo Salvini. «Cari cittadini italiani, l’anno che abbiamo davanti è un anno pieno di sorprese e credo anche di buone notizie», attacca un potenziale “innocuo” Sgarbi, che però subito dopo torna il consueto vortice «Non ascoltate Mattarella, non vi dirà la verità. Racconterà quello che ha fatto un esponente del Pd, come lui è, volendo un governo senza logica con quelli che erano nemici del Pd, i Cinque Stelle i quali vogliono rimanere lì e finiranno».
IL (CONTRO)DISCORSO DI VITTORIO SGABRI
Secondo Sgarbi, non vale la pena di sentire il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica visto che «racconterà in tv un’Italia diversa, e parlerà di un paese che è diverso da quello reale. Vi dirà che va tutto bene e che gli italiani sono tranquilli, che c’è un buon governo. È tutto falso, c’è un non governo». Poi ancora l’affondo di Sgarbi che si augura un 2020 come anno «della verità»: nella diretta Facebook, il noto critico d’arte affonda anche sui 5Stelle, «È un anno meraviglioso, i Cinque Stelle finiranno, passeranno da quella denominazione di quel grande albergo di lusso a una stella, forse due stelle, una piccola pensione». Non lesina attacchi a Grillo e Di Maio – «I capi non si nominano, i capi lo diventano, e lo diventano parlando con il popolo conquistando i voti» – mentre l’attacco finale nel suo “controdiscorso” di Capodanno è destinato propriamente all’intera compagine di Governo del Conte-bis «Non si possono avere governi in cui c’è un presidente del consiglio mai eletto, che non ha mai preso un voto e che è un qualunque piccolo avvocato, raccomandato che è arrivato in cattedra grazie al suo tutore, grazie al suo protettore, al suo amico». Sgarbi invoca il voto anticipato, spiegando come il 2020 sarà l’anno «della liberazione».