Viva l’Italia! va in onda su Rete 4 oggi, venerdì 31 maggio. Il film sarà trasmesso a partire dalle ore 16.10 sull’emittente appartenente a Mediaset, con l’obiettivo di raccontare la spedizione dei Mille secondo un punto di vista particolare. Risalente al 1961 e realizzato tra Italia e Francia, il film è tratto da un soggetto di Sergio Amidei, Antonio Petrucci, Carlo Alianello e Luigi Chiarini, con la produzione di Oscar Brazzi. La regia è stata affidata a Roberto Rossellini, uno dei più noti del settore a livello nazionale e non solo. Ha vinto ben cinque Nastri d’Argento e un Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, oltre ad aver ricevuto una candidatura al Premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale per Paisà, nel 1949. Protagonista principale è Renzo Ricci, che interpreta il ruolo di Garibaldi. È diventato famoso per diversi spettacoli teatrali e per le sue apparizioni in L’orizzonte dipinto, Don Camillo e l’onorevole Peppone e Un’orchidea rosso sangue. Viene affiancato da Paolo Stoppa, che ha vinto tre Nastri d’Argento e si è fatto apprezzare per L’oro di Napoli, Rocco e i suoi fratelli e Il marchese del grillo. Nel cast anche Franco Interlenghi, diventato famoso a 15 anni per aver preso parte al film Premio Oscar Sciuscià di Vittorio De Sica. Ci sono anche Giovanna Ralli, Attilio Dottesio, Amedeo Girard, Raimondo Croce, Tina Louise e Leone Botta.
Viva l’Italia! La trama del film
Viva l’Italia! racconta nei minimi particolari le imprese dei Mille guidati da Giuseppe Garibaldi, capaci di conquistare il Regno delle Due Sicilie. L’eroe dei due mondi deve vedersela con le truppe borboniche guidate dal generale Landi e dal maggiore Sforza, con quest’ultimo che non ha alcuna intenzione di arrendersi. Affronta a viso aperto i soldati garibaldini e perde a Calatafimi. Dopo la Sicilia, Garibaldi entra in Calabria e i patrioti locali si sacrificano mettendo in crisi i Borboni. La battaglia più complicata viene vinta sul fiume Volturno dopo aver preso Napoli con ben poca resistenza. Mazzini continua ad incitare Garibaldi, che ora si pone l’obiettivo di salire fino a Roma e persino a Venezia. L’uomo sacrifica i propri ideali al fine di unire l’Italia, con quest’ultimo obiettivo che viene raggiunto grazie al re di Piemonte e Sardegna Vittorio Emanuele II. Garibaldi riesce a placare ogni difficoltà e ad affrontare lo scetticismo di Cavour, dando al sovrano il Regno delle Due Sicilie e rifugiandosi a Caprera senza aver ricevuto nulla per il suo lavoro intenso.