Vivere non è un gioco da ragazzi 2 ci sarà? Cosa sappiamo
Vivere non è un gioco da ragazzi 2 si farà? E’ quello che si chiedono gli spettatori della nuova serie di Rai 1, che segue le vicende del giovane diciassettenne Lele (interpretato dall’attore promettente Riccardo De Rinaldis), il quale finisce nel vortice della droga. La storia prende piede nel momento in cui il ragazzo, per far colpo su una sua coetanea, inizia a far uso, e successivamente a vendere, sostanze stupefacenti. Nel corso delle tre puntate, la storia, ambientata a Bologna, si complica con la morte di un compagno di scuola proprio per via della droga. A quel punto vengono coinvolti anche i genitori dei ragazzi che potrebbe essere implicati nel drammatico episodio. Lele si troverà in bilico tra la polizia e la sua famiglia, che vogliono confessi i nomi di coloro che hanno venduto la droga, e gli spacciatori stessi, i quali minacciano il giovane perché lo credono una talpa.
Nell’ultima puntata, tutti i personaggi capiscono che ci sono troppe vite in ballo. In un gioco di mosse tra polizia, ragazzi, genitori, scuola e spacciatori, ognuno di loro scopre le proprie carte. Lele capisce lo scopo dell’ambiguo poliziotto che indagava su di lui e, per amore di Serena, decide di assumersi le sue responsabilità. I colpi di scena sono però dietro l’angolo, e non è detto che abbiano tutti un lieto fine per i nostri protagonisti…
Vivere non è un gioco da ragazzi 2 a rischio: ascolti deludenti per la prima stagione
Vivere non è un gioco da ragazzi 2 è a rischio per un fattore ben preciso. La serie è stata prodotta dalla Picomedia, la stessa compagnia di Mare Fuori, quindi ci si aspettava molto. Se quest’ultima ha avuto un successo clamoroso non solo sulla rete ammiraglia, ma anche tramite i canali streaming dove è stata distribuita (RaiPlay e anche Netflix), lo stesso non si può dire per Vivere non è un gioco da ragazzi. La prima stagione della serie con Claudio Bisio e Nicole Grimaudo non ha prodotto i risultati sperati.
Gli ascolti sono un fattore importante quando si tratta di rinnovare una serie. E per Vivere non è un gioco da ragazzi, l’audience è stato piuttosto deludente: le prime due puntate hanno registrato uno share del 16%, molto al di sotto degli standard di Rai 1, che ci ha abituato bene agli oltre il 25% di fiction come Un passo dal cielo e Che Dio ci aiuti. Al momento non sappiamo se Vivere non è un gioco da ragazzi 2 si farà, quindi non resta che sperare che il finale di stagione riesca a soddisfare il pubblico, chiudendo le storie più importanti.