Anticipazioni Vivere non è un gioco da ragazzi: ultima puntata su Rai 1

Questa sera, lunedì 29 maggio, alle 21.25 su Rai 1 va in onda l’ultimo appuntamento con “Vivere non è un gioco da ragazzi”, la serie tv con Stefano Fresi, Nicole Grimaudo e Claudio Bisio per la regia di Rolando Ravello. La fiction, basata sul romanzo “Il giro della verità” di Fabio Bonifacci, ha raccolto buoni ascolti: la prima puntata è stata vista da 3.075.000 telespettatori con share 16.68%, la seconda da 2.920.000 telespettatori con share 16,07%.



Il protagonista della serie è Lele (interpretato da Riccardo De Rinaldis Santorelli). Per fare colpo su Serena, il ragazzo entra nel giro della droga: inizi per lui una rapida discesa fino alla morte dell’amico Mirco. Lele decide di confessare, scatenando una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i protagonisti a fare i conti con i propri segreti.



Vivere non è un gioco da ragazzi, dove siamo rimasti

Nelle puntate precedenti di “Vivere non è un gioco da ragazzi” Lele viene convocato da Saguatti e riconosce lo spacciatore che gli ha venduto la pasticca. Il ragazzo lascia di fretta l’ufficio del poliziotto, dimenticando il suo zaino. Lele è sempre più in crisi e teme che Saguatti lo stia “tormentando psicologicamente” sapendo che il giovane è coinvolto nella morte di Mirko. Gli amici di Lele mentono alla polizia sul loro coinvolgimento nella serata incriminata in discoteca dove si è spacciata droga, ma le indagini rivelano il loro coinvolgimento oltre a quello di Lele. Marco chiede all’amico Saguatti di cercare un modo per evitare che il figlio venga incriminato per la morte di Mirko. Ma i sensi di colpo continuano a divorare Lele che vorrebbe dire la verità.



Trama ultima puntata di Vivere non è un gioco da ragazzi

Ecco le anticipazioni dell’ultima puntata di “Vivere non è gioco da ragazzi”. Lo spacciatore che ha venduto la pasticca a Lele, quella che poi ha ucciso Mirko, viene arrestato e Lele decide di confessare tutto ai genitori prima di costituirsi. Sagrati svela dei dettagli delicati sulle indagini, che scagionano Lele dalle accuse per favoreggiamento alla morte di Mirko. Il poliziotto, però, viene richiamato dalla Questura e rischia di essere trasferito. Lele inizia a collaborare con Saguatti, che riesce in un’imboscata a far arrestare lo spacciatore che lo tormentava. I diversi personaggi sono costretti a regolare i conti sospesi con gli altri e con sé stessi, affrontando dolorose ma necessarie trasformazioni o continuando a fuggire.