VIVIANA MASINI, LA MADRE DI MARCELLA JACOBS: “CREDEVA DI ESSERE STATO ADOTTATO”
Viviana Masini accompagna suo figlio Marcell Jacobs a Verissimo per un’interessante intervista doppia. La mamma dell’atleta racconta i tanti sacrifici fatti per crescere il campione olimpico, nato a seguito della relazione con un militare di stanza nella Caserma Ederle di Vicenza. “Per Marcell ho fatto tanti sacrifici, lui quando aveva sette anni pensava di essere stato adottato”, ricorda mamma Viviana. “Mettetevi al mio posto, la mia pelle è colorata, i miei fratelli bianchi, pensavo di essere stato adottato”, ammette Marcell Jacobs.
Il periodo dell’adolescenza non è stato facile per l’atleta: “Mi facevo un milione domande, poi grazie a mia nonna ho capito che avevo una parte paterna che veniva dall’America e li ho realizzato che non era stato adottato”. “Io e mio padre abbiamo provato a riallacciare il rapporto – spiega Marcell Jacobs a Verissimo – mi fa gli auguri per le gare e così ho deciso di invitarlo al matrimonio. Ma non solo lui: anche i miei zii. Con Nicole abbiamo deciso di invitare tutta la famiglia americana. (Agg.Jacopo D’Antuono)
CHI È VIVIANA, MAMMA DI MARCELL JACOBS?
Torna questo pomeriggio l’appuntamento con “Verissimo” su Canale 5 e per la prima volta negli studi televisivi del rotocalco in onda sulle reti Mediaset farà la sua comparsa Marcell Jacobs, eccezionalmente accompagnato da mamma Viviana. La presenza del velocista italo-americano originario del Texas, campione olimpico in carica nei 100 metri piani, assieme alla madre sarà l’occasione non solo per conoscere il 27enne atleta azzurro ma pure la donna che, come si ricorda aveva dato alla luce il piccolo Marcell in quel di El Paso (Texas), a seguito della relazione con un militare di stanza nella Caserma Ederle di Vicenza.
Ma chi è la signora Viviana Masini, la madre di Marcell oltre che la donna che scelse di non seguire il compagno Lamont Jacobs in Corea del Sud per lavoro e tornò in Italia in quel di Desenzano del Garda, laddove negli anni è nato il mito dell’italiano (ma con doppia cittadinanza fino al 2015) più veloce al mondo? Andiamo con ordine: 44enne di origini venete -da qui il motivo per cui aveva intrecciato il proprio destino a quello del militare venuto in Italia), di lei non si sapeva molto fino a quando Marcell non è diventato un campione di portata planetaria. “Sono rientrato in Italia con mia mamma che avevo solo 18 mesi: qui è cominciata la nostra personalissima sfida a due…” ha raccontato l’atleta accennando ai sacrifici e alle difficoltà di mamma Viviana che scelse con coraggio di non seguire Lamont.
VIVIANA, MAMMA DI MARCELL JACOBS: “GLI HO FATTO DA PAPA’ E ABBIAMO SUPERATO TANTE DIFFICOLTA’…”
“La vita di Marcell è stata un grande sacrificio. È vissuto senza padre e gli ho fatto da papà e mamma” ha raccontato più volte la signora Viviana accennando ai tanti ostacoli incontrati fino a quando il figlio, che poi comunque ha avuto modo di ‘ritrovare’ quel padre perso per tanto tempo, ha cominciato a far diventare il sogno dell’atletica una realtà concreta. “Ha superato tante difficoltà e ora si merita tutto. Avevo buone sensazioni dopo che avevo trascorso un mese con lui e i suoi fratelli a Tenerife. Da quel periodo sono cambiati i suoi progetti ed è arrivato alla vittoria all’Olimpiade” ha rivelato dopo il trionfo di Tokyo, accennando anche ai propri personali rituali scaramantici con tanto di “incensi e candele”.
Insomma, una famiglia unita ma particolare quella di Marcell, costretta a separarsi fin da subito e a intraprendere un viaggio transoceanico quando lui era ancora piccolissimo: “A scuola mi chiedevano di disegnare la mia famiglia, ma ero in difficoltà e soffrivo perché avevo soltanto lei” ha confessato Marcell riferendosi a mamma Viviana, mentre rispondeva sempre che il papà non esisteva a parte quel secondo nome che porta e che si riferiva a lui. “Mamma ha sempre cercato di darmi tutto quello che poteva, delle volte rimaneva a casa a lavorare mi mandava al mare con i nonni per non farmi mancare niente: non ho mai avuto il ricordo di mio padre e l’ho perdonato solo di recente, grazie anche alla mental coach” aveva raccontato proprio durante una precedente intervista a “Verissimo”,