La morte di Viviana Parisi, la dj 43enne siciliana e del piccolo Gioele, il figlio di appena 4 anni, continua ad essere un mistero e per questo il procuratore capo di Patti (Messina), Angelo Vittorio Cavallo, ha disposto per la giornata odierna una serie di nuovi accertamenti irripetibili. L’incarico, come spiega Libero Quotidiano, è stato conferito a dei consulenti e si baserà non solo sull’incidente stradale avvenuto lo scorso 3 agosto sulla Messina-Palermo ma anche sul contenuto di cellulare e tablet della donna. La famiglia, tuttavia, avrebbe una propria teoria sulla fine drammatica del piccolo Gioele e della mamma Viviana. Un giallo, quello di Caronia, che vedrebbe la sua soluzione proprio nell’incidente avvenuto nella galleria Pizzo Turda dell’autostrada Messina-Palermo un mese fa. I segni del vetro andato in frantumi e quelli sull’asfalto farebbero pensare ad un impatto molto violento. Dopo le prime indiscrezioni, infatti, si è sempre sottolineato come quello che ha coinvolto la giovane mamma è stato tutt’altro che un “banale” incidente. Lo si comprende dallo pneumatico schizzato via, dal cerchione deformato, dai danni alla carrozzeria dell’auto.
VIVIANA PARISI, FRATELLO CONVINTO CHE GIOELE SIA MORTO NELL’INCIDENTE
Alla luce dei segni sulla vettura dopo l’incidente, il fratello di Viviana, Roberto Parisi, sostiene che il piccolo nipotino Gioele possa essersi gravemente ferito o addirittura possa essere morto in seguito allo schianto. “Non sembra un incidente così lieve come ci è stato detto all’inizio. Gioele può avere sbattuto la testa”, ha commentato l’uomo a Il Giorno. Dalle immagini successive all’incidente è possibile vedere Viviana mentre accosta l’auto al guardrail e scende per poi addentrarsi nei boschi. Proprio qui sono stati rinvenuti altri frammenti ossei e saranno le analisi a stabilire se si tratta dei resti del piccolo Gioele. Vigili del fuoco e polizia scientifica continuano intanto le loro indagini. Intanto Daniele Mondello, padre e marito delle due vittime, nel primo mese della loro scomparsa ha voluto ricordare Gioele e Viviana con un toccante post Facebook: “È passato un mese. Ed è il vuoto ad ogni respiro. Non c’è più musica nella mia vita né luce sul mio cammino. Ma il mio cuore, pesante, vi accoglie ad ogni battito. Siete, e resterete per sempre, la mia famiglia. Nessun tribunale può restituirmi il calore del vostro amore ma al fuoco di verità e giustizia sacrificherò tutto me stesso. Ne ho ogni intenzione. Ne ho ogni diritto”.