Resta un mistero la morte di Viviana Parisi, la donna trovata senza vita ad agosto di un anno fa nei boschi di Caronia, in Sicilia. La Procura di Patti è convinta che la deejay si sia suicidata, ma la famiglia delle due vittime la pensa in maniera completamente diversa: “E’ una messa in scena – racconta a Storie Italiane, su Rai Uno, Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi nonché papà del piccolo Gioele – i corpi sono stati portati sul posto”.
E ancora: “Sono passati sei mesi e non so ancora come è morta mia moglie. Per me è tutta una messa in scena, l’ipotesi è che mia moglie è stata uccisa al 100% e il bimbo aggredito dai cani, ne sono convinto. Aspettiamo e vediamo cosa succede, il procuratore può pensare quello che vuole io sono d’accordo con i miei consulenti. Viviana stava male solo nel periodo del covid poi si è ripresa benissimo, stavamo facendo una sorellina per Gioele, stava benissimo. Io in sette mesi non ho ricevuto una telefonata da nessuno, mi sento lasciato soluto assolutamente sì, se non avessi avuto la possibilità di pagare consulenti e avvocati il caso veniva archiviato come omicidio/suicidio”.
VIVIANA PARISI, L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA: “NON SI E’ SUICIDATA”
In collegamento anche Pietro Venuti, l’avvocato della famiglia Mondello, che dice: “Abbiamo avuto la possibilità di esaminare i resti del bimbo e di Viviana, nonché i luoghi: fin dal primo minuto siamo stati convinti che Viviana non si sia suicidata, e la convinzione nasce da una serie di operazioni che i nostri consulenti stanno effettuando, tenendo conto che i fascicoli sono ancora secretati. Da una prima perizia escludono che la donna si sia lanciata dal traliccio per una serie di dati oggettivi. Abbiamo necessità di accedere al fascicolo per visionare le foto scattate nell’immediatezza. Non crediamo sia salita sul traliccio in quanto non ci sono tracce biologiche ed ematiche, di nessun tipo. Inoltre la salita era difficile anche per l’alta temperatura, la salita avrebbe dovuto lasciare dei segni sulle mani. La procura che sta investigando – ha concluso l’avvocato – ha elementi in più che noi non abbiamo, su quello che abbiamo analizzato cerchiamo di ricostruire gli accadimenti con l’occhio che tende ad escludere il suicidio”.