C’è un’oligarca russo che non è stato colpito dalle sanzioni. Si tratta di Vladimir Lisin e l’aspetto curioso non rappresentato solo dal fatto che sia il più ricco degli oligarchi russi, ma che la sua storia si intrecci con quella di Licio Gelli e i reali del Belgio. Ne parla il Corriere, svelando che i legami tra il 65enne e il Belgio sono rappresentati anche dal gruppo siderurgico russo Novolipetsk. Quest’alleanza potrebbe averlo “salvato” finora dalla blacklist europea degli amici di Vladimir Putin. Ex saldatore diventato ingegnere, ha il 79% del gruppo Nlmk che vende acciaio per 16 miliardi di dollari. C’è una fabbrica a Verona con 260 dipendenti. In Belgio la situazione è particolare, perché c’è una joint venture con lo Stato che detiene il 51% della Nlmk Belgium.



La holding di famiglia, Fletcher Group, domiciliata a Cipro, ha un unico amministratore esterno, che è il nipote dell’ultimo imperatore austriaco ed è sposato con la sorella di re Filippo, quindi ha cinque figli-principi. Il Corriere si chiede, quindi, se questo principe-banchiere abbia fatto da scudo belga contro le sanzioni a Vladimir Lisin. Di certo avrebbe creato un certo imbarazzo sanzionarlo, visto che nella holding siede il cognato del capo dello Stato del Belgio.



VLADIMIR LISIN E LA NON-POSIZIONE SU UCRAINA-RUSSIA

Vladimir Lisin, oltre a non essere stato sanzionato, non ha neppure preso posizione contro la guerra in Ucraina. “La soluzione diplomatica è sempre preferibile all’uso della forza”, ha detto ai suoi dipendenti. Forse è defilato nell’orbita di Vladimir Putin, ma c’è, perché nel 2018 il Tesoro Usa diffuse una ‘Putin list’ per le sanzioni e tra i 210 nomi c’erano 96 oligarchi considerati vicini al presidente della Russia, tra cui Vladimir Lisin. Invece ora non compare nella lista Ue. Il figlio 37enne ha una quota in Fletcher tramite una società lussemburghese affidata tra gli altri ad un avvocato, Alain Bionda, che due anni fa presso la Corte federale elvetica curò gli interessi del miliardario Gennady Timchenko, considerato tra i fedelissimi di Vladimir Putin, a cui furono bloccati due conti bancari per le sanzioni Usa.



La moglie Liudmila Zalesskaya ha comprato Villa Flora e Villa Espalmador. Di quest’ultima è stato a lungo proprietario Licio Gelli, infatti è citata nel suo testamento del 1998. Ci trascorse anche la latitanza in alcune occasioni e pare che avesse nascosto lingotti d’oro nella cassaforte della villa. Ma Vladimir Lisin ha legami anche con San Marino, da cui nel 2002 fu nominato console onorario a Mosca. Da 20 anni ha un passaporto diplomatico, ma non ci sono tracce delle sue attività. Nonostante abbia rinunciato, come la Svizzera, alla sua storica neutralità, appoggiando le sanzioni, non ha inserito l’oligarca più ricco nel mirino, anzi può continuare a viaggiare col suo passaporto diplomatico.