Vladimir Luxuria ha fatto parlare di sè per il bacio con Asia Argento. L’opinionista e l’attrice, infatti, si sono lasciate andare al gesto d’affetto durante il Roma Pride. Un gesto che ha rapidamente fatto il giro del web e scatenato anche diverse polemiche. Oggi, a chiarire i motivi che l’hanno spinta a baciare Asia Argento è proprio Vladimir Luxuria che, intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha svelato di aver baciato l’attrice per siglare definitivamente la pace. “Avevamo avuto un aspro contro sulla questione legata al #metoo. Sia per malintesi sia perché entrambe abbiamo un carattere molto forte. Io ho fatto un passo indietro, ho chiesto scusa, ci eravamo già incontrate, avevamo già fatto pace”, ha spiegato.
VLADIMIR LUXURIA: “IL BACIO CON ASIA ARGENTO CONTRO LA VIOENZA E LA PAURA”
Non si è affatto pentita di aver baciato Asia Argento e lo rifarebbero nonostante le poemiche che ha scatenato. Quello della Luxuria e della Argento, infatti, è stato un bacio simbolico come spiega l’opinionista ai microfoni de I Lunatici sottolineando che dovrebbe essere la vioenza a scandalizzare e non un bacio. “Io ero su un carro del pride, avevo appena tenuto un discorso, raccontavamo la storia di due ragazze aggredite a Londra su un autobus. Ci siamo date questo bacio contro la violenza, per dimostrare che un bacio non deve far paura a nessuno, che bisogna scandalizzarsi per la violenza, non per un bacio. Un bacio non ha mai fatto male a nessuno”, spiega la Luxuria. Di fronte alle polemiche che il bacio ha scatenato, Vladimir aggiunge: “Si è scatenato un inferno sui social per questo bacio, ma sti cazzi! Un uomo non lo posso baciare perché sennò…una donna non la posso baciare perché sennò…ma veramente qui se uno deve stare a pensare alla reazione dei social non può più uscire di casa. Quel gesto aveva un valore simbolico e politico contro chi vede ancora in un bacio un atto di esibizionismo e trasgressione. E poi volevamo far vedere a tutti che io e Asia sul terreno della violenza di genere stiamo dalla stessa parte”, conclude.