Vladimir Luxuria, ora opinionista de L’Isola dei famosi ma in passato anche concorrente, ha parlato in un’intervista ai microfoni di “Casa Chi”. Avendo vissuto l’esperienza anche in prima persona, prima da naufraga e poi lo scorso anno anche da inviata, Vladimir sa bene cosa succede in Honduras. Nel corso dell’intervista, l’opinionista ha svelato qualche dettaglio su ciò che non si vede davanti alle telecamere ma che accade sulla spiaggia del noto programma televisivo.
Luxuria ha spiegato che i naufraghi attengono con ansia il giorno della puntata, e non per i collegamenti in sé ma perché poche ore prima accade qualcosa di “speciale”: “L’unica occasione in cui danno uno zuccherino è prima della diretta, per tenerci un po’ più attivi. Noi ci svegliavamo contenti non per la diretta ma perché c’era lo zuccherino. Non ci sono effetti speciali per vedere queste persone che dimagriscono. Io ho perso 17 chili e mezzo in due mesi e mezzo. L’idea di qualcuno che ti passa il panino sotto banco non è vera”.
Vladimir Luxuria: “Durezza? Siamo all’Isola, non in una beauty farm”
Avendo vissuto l’esperienza dell’Isola dei Famosi prima da concorrente, poi da inviata e infine quest’anno da opinionista in studio al fianco di Nicola Savino, Vladimir Luxuria conosce benissimo le dinamiche di quello che succede in Honduras. A chi lamenta troppa durezza da parte degli autori del gioco, l’opinionista risponde in un modo semplice: “Non siamo in una beauty farm”.
Nell’intervista a “Casa Chi”, Luxuria ha risposto così alle critiche: “Durezza verso i concorrenti? Siamo all’Isola, non in una beauty farm. Ricordo bene la mia Isola, con Rossano e Belen: la fame e la durezza fanno parte del gioco. Devi accettare il fatto che ci siano delle restrizioni se vai in una reality così. Alcune cose hanno un risvolto positivo: il fatto di non avere telefonino, giornale, è anche un bene. È anche un modo di staccare. L’orario era scandito dal movimento del sole. Avevamo un cielo stellato meraviglioso. La natura, con la sua bellezza, può superare gli strumenti elettronici”.