Vladimir Luxuria:”La mia fortuna è che riesco a esprimere opinioni su vari campi”
“Ognuno di noi ha il diritto all’opinione, quindi dobbiamo dare delle opinioni sulle opinioni. È difficile”. Così Vladimir Luxuria commenta a caldo la sua ospitata al Maurizio Costanzo Show. Luxuria è tra gli opinionisti più gettonati del piccolo schermo. Per questo motivo, Costanzo ha voluto che fosse presente nella puntata dedicata a chi ha fatto della parola un mestiere. “Vladimir Luxuria è uno impegnato”, dice il conduttore, che gli passa subito la parola. “La mia fortuna è che riesco a esprimere opinioni su vari campi, perché ho attraversato vari generi, nella mia vita. Sono transgender da più punti di vista, dalla politica ai reality. Ho vissuto in vari mondi e mi si chiama a commentare argomenti diversi tra loro”. Poi svela un retroscena: “L’unica cosa che risulta scomoda, per alcuni autori televisivi, è quando magari ti chiedono di incanalare le opinioni, di non parlare male di questo, non parlare male di quell’altro… Io preferisco di no. Preferisco dire sempre quello che penso io”.
Vladimir Luxuria: “Mi sento una donna transgender, non una donna”
Lo spirito di ribellione, in Vladimir Luxuria, è a dir poco evidente. Anche per questo non sottostà alle “regole” che le danno i vari padroni. “Magari può essere sbagliata (l’opinione), può essere interessante, non interessante, ma dev’essere farina del mio sacco. Non mi lascio assolutamente guidare. Nella mia vita ho sempre lottato per la libertà e la prima libertà è quella di pensiero. Anche a rischio, a volte, di non fare un programma”. Al conduttore che incalza, Luxuria risponde così: “Non mi sono mai sentita maschio. Mai. Certo, ti dico che quando ero piccolo non giocavo a calcio, pensavo che fosse qualcosa di maschile. Eppure adesso ci sono tante donne che praticano questo sport e lo seguono”. Infine ribadisce: “Io devo pensare al mio bene, del resto non me ne frega niente. Sono ben consapevole di essere nato maschio, di sesso maschile, all’anagrafe. Mi sento una donna transgender, non una donna”.