IL DISCORSO DI PUTIN E L’ATTACCO ALL’OCCIDENTE
Sebbene le prime avvisaglie del discorso sembravano incanalate verso una timida “apertura” all’Occidente, col proseguire dello “speech” alla nazione Vladimir Putin ha dimostrato tutta l’acredine possibile contro i Paesi NATO definiti i veri responsabili della guerra in Ucraina. «Mosca voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente ha giocato con carte false per ingannarci», ha detto in apertura del suo discorso il leader russo, «Raggiungeremo i nostri obiettivi e liquideremo la minaccia del regime neonazista ucraino». Più gli alleati dell’Ucraina utilizzeranno sistemi a lungo raggio, «più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia a una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia».
Quella che Putin continua a chiamare “operazione militare speciale” in Ucraina nasce proprio dalla volontà di «sconfiggere il regime neonazista ucraino. Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro popolo. Su ciascuno di noi grava una grandissima responsabilità: difendere il nostro Paese». Le nuove 4 regioni ucraine annesse alla Russia – Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia – vengono difese da Putin annunciando ulteriori aiuti in quei territori, «Ora siamo tornati insieme, siamo più forti e faremo tutto il possibile affinché torni la pace». Secondo la visione ultrapartigiana del Cremlino, è l’Ucraina che voleva dotarsi di armi nucleari e per questo «Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermare guerra. Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea». Putin accusa l’Occidente e l’Europa in particolare di voler attaccare la Russia per “coprire” problemi interni e corruzione: «L’Occidente non solo ha scatenato una guerra militare e informatica e non è riuscita ad ottenere nulla e nulla riuscirà ad ottenere. Poi ci ha imposto sanzioni che hanno provocato la crescita dei prezzi e la perdita dei posti di lavoro, sono vittime delle loro stesse decisioni ed i cittadini lo sanno».
? #LIVE: President Vladimir Putin addresses the Federal Assembly (Russia’s two-chamber Parliament). https://t.co/iQgxwU85U4
— MFA Russia ?? (@mfa_russia) February 21, 2023
PUTIN ALLA RUSSIA: LA SECONDA PARTE DEL DISCORSO E LO STOP AL TRATTATO NUCLEARE
«Sospendiamo il trattato Start sul nucleare perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre gli Usa sono intenti a infliggere una sconfitta strategica a Mosca. Lo sospendiamo ma non ci ritiriamo»: questa la dichiarazione più forte nella seconda e ultima parte del discorso durato 1 ora e 47 minuti del Presidente Putin davanti ai parlamentari riuniti a Mosca. Un discorso “atteso” e prevedibile, con la difesa dello status quo russo e l’attacco all’Occidente che avrebbe iniziato la vera guerra anni fa con le pressioni ai confini tra Ucraina e Russia: «Faremo di tutto per la vittoria. La Russia ha progetti di armi che superano come caratteristiche quelle dell’Occidente. Ora dobbiamo iniziare la loro produzione in serie nelle nostre fabbriche». Sul tema delle armi nucleari, al di là dello stop al trattato Start, Putin nel suo discorso lancia sfida diretta alla NATO: «se gli Usa condurranno test nucleari, faremo lo stesso. Gli Stati Uniti stanno sviluppando nuovi tipi di armi nucleari. A questo proposito dobbiamo prepararci a testare le nostre. Non saremo i primi a farlo, ma nessuno deve illudersi che la parità strategica possa essere infranta».
Capitolo a parte sul tema “culturale” nella costante sfida-scontro all’Occidente: Putin nel suo discorso attacca la cultura “gender neutral” e accusa i Paesi alleati dell’Ucraina delle gravi perversioni come la pedofilia. «Siamo obbligati a proteggere i nostri figli e lo faremo. Proteggeremo i nostri bambini dal degrado e dalla degenerazione. Catastrofe spirituale in Occidente: la distruzione della famiglia, dell’identità culturale e nazionale, la perversione e l’abuso dei bambini, fino alla pedofilia, sono dichiarate la norma della loro vita e i sacerdoti sono costretti a benedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso […] la famiglia è l’unione di una donna e di un uomo. Gender neutral? Per carità!».
DISCORSO PUTIN ALLA RUSSIA: ORARIO E INFO, LA DIRETTA VIDEO STREAMING
È cominciato in questi minuti il discorso del Presidente Vladimir Putin sullo stato della nazione all’Assemblea Federale di Russia: in diretta video da Mosca, il leader russo torna a rivolgersi ai parlamentari per la prima volta dopo l’aprile 2021. Politicamente e in termini internazionali, nel mezzo è cambiata un’era geologica rispetto a due anni fa: la TASS ha anticipato che i punti salienti del discorso di Putin saranno inevitabilmente “l’operazione speciale in Ucraina”, le implicazioni economiche e lo scontro ormai a tutto campo con l’Occidente.
La cerimonia per il discorso alla Russia si tiene alle ore 12 locali (le 10 in Italia, ndr) nella Gostiny Dvor a Mosca: la diretta del discorso del Presidente Putin dovrebbe durare all’incirca un’ora ma potrebbe anche sforare ben di più, come già accaduto in passato e anche negli ultimi 12 mesi con il discorso sull’annuncio della guerra in Ucraina, o per le annessioni dei territori dell’est ucraino. Tra i tanti ospiti nazionali – non sono previste autorità estere, né tantomeno la stampa internazionale – Putin ha voluto accanto oggi durante il discorso diversi militati impegnati nella guerra in Ucraina. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass: «Non sono stati invitati ospiti stranieri, ma ci saranno partecipanti all’operazione militare speciale». Qui la diretta video streaming del discorso di Putin con traduzione BBC – qui la diretta SkyTg24
COSA DIRÀ PUTIN NEL DISCORSO ALLA RUSSIA: LE ANTICIPAZIONI
C’è molta curiosità per l’incrocio che si avrà oggi quasi contemporaneamente sull’asse Mosca-Varsavia: il discorso del Presidente Putin sullo stato della nazione si contrapporrà a quello del Presidente Usa Joe Biden, impegnato nel tour di affari ad est dopo la storica visita ieri a Kiev presso il Governo Zelenksy. In mezzo, il “terzo incomodo”, ovvero la Cina, attesa con un piano di pace da presentare proprio a Mosca in queste ore. Il mondo guarda all’evoluzione della diplomazia internazionale con molto timore, specie per il rischio di una escalation continua che potrebbe portare ad una terza guerra mondiale tra Occidente e Russia-Cina.
«Tutta la nostra vita ruota attorno alla questione dell’operazione speciale. Pertanto, ovviamente, sarebbe ragionevole aspettarsi che il presidente vi presti molta attenzione», ha spiegato sempre Peskov anticipando parte del discorso che terrà in questi minuti il Presidente Vladimir Putin. Non solo Ucraina dicevamo, ma anche enfasi sarà data alla «situazione attuale legata all’operazione speciale», come l’economia, i temi sociali e i rapporti internazionali. Se ufficialmente fino ad ora non v’è stato un commento ufficiale di Putin sul viaggio di Biden a Kiev, è quasi certo che vi sarà un passaggio del discorso oggi dedicato: secondo il New York Times, il presidente russo potrebbe in queste ore «lavorare a modifiche al suo messaggio, per renderlo ancora più duro». Dello stesso avviso Tatiana Stanovaya, fondatrice della società di analisi politica R. Politik, che sul Guardian dice: «Mi aspetto che Putin possa essere estremamente aggressivo con l’Occidente. Per i russi quello che è avvenuto è solo un’ulteriore conferma che l’Occidente scommette sulla sconfitta strategica di Putin». Le primissime dichiarazioni di Putin nel suo discorso sembrano cercare però un tentativo di dialogo con l’Occidente: «è momento di cambiamenti radicali. Ul mondo moderno non può essere diviso tra Paesi civilizzati e non. Siamo stati aperti, sinceri e pronti ad un dialogo costruttivo con l’Occidente».