Un misterioso incendio ha distrutto la dacia, una residenza invernale di Vladimir Putin sui monti Altai, nella Russia asiatica. Le ragioni del rogo, come riportato dal Daily Mail, non sono ancora note. Mosca infatti non ha commentato la questione e le forze dell’ordine locali stanno tenendo i curiosi lontani dalla zona. In passato l’area era stata presa di mira dai droni dell’Ucraina, ma al momento non sembrerebbero esserci informazioni in merito a un possibile attacco. Anche Kiev in tal senso non si è espressa.



Non ci sono dubbi, ad ogni modo, in merito al fatto che la residenza di Vladimir Putin sui monti Altai fosse strategica per i suoi affari. Nella storia infatti ha ospitato diversi colloqui politici, tra cui ad esempio quello con Silvio Berlusconi negli anni in cui quest’ultimo ricopriva il ruolo di Presidente del Consiglio. Gli animi tra Europa e Russia in quel periodo erano sicuramente più sereni, ma non è da escludere che anche di recente la struttura abbia fatto da cornice a incontri di questo genere.



La struttura della misteriosa residenza di Vladimir Putin andata a fuoco

In merito alla residenza invernale di Vladimir Putin sui monti Altai in queste ore colpita da un incendio, tra l’altro, sono emerse nel tempo diverse indiscrezioni che confermano quanto sia importante quella località per il presidente della Russia. Il palazzo, sulla carta di proprietà della multinazionale Gazprom, di fatto, era stato costruito come un vero e proprio rifugio, tanto che è qui che il presidente visse durante la pandemia di Covid. Al suo interno inoltre ci sarebbe stato anche un bunker antinucleare collegato ad altre aree del Paese attraverso un’ampia rete di tunnel sotterranei.



Non mancano inoltre curiosità relative alle tradizioni e alle credenze del popolo russo. La struttura infatti ospitava anche una fattoria, dove si dice che venisse estratto il sangue dalle corna di cervo. Esso serviva per i cosiddetti “bagni di gioventù”, ritenuti miracolosi. Una antica pratica della Siberia che è cara a Vladimir Putin e che in passato è stata la causa di numerose proteste nei suoi confronti.