La guerra in Ucraina ma non solo nella consueta conferenza di fine anno di Vladimir Putin. Il presidente russo ha risposto alle domande dei cittadini e dei giornalisti, lanciando importanti messaggi sui vari dossier internazionali. “La pace con l’Ucraina ci sarà quando la Russia raggiungerà i suoi obiettivi nell’operazione militare speciale, obiettivi che rimangono invariati”, ha spiegato Putin, per poi ribadire che Mosca  “non ha bisogno di una seconda ondata di mobilitazione”. Il Cremlino è sufficientemente fiducioso di “progredire” nonostante le sanzioni economiche, il conflitto in Ucraina e lo scontro con l’Occidente: “Disponiamo di un margine di sicurezza sufficiente” grazie al “forte consolidamento della società russa”, alla “stabilità del sistema finanziario ed economico del Paese” e alla “l’aumento delle capacità militari”.



La conferenza stampa di fine anno di Putin

Nel corso del suo intervento, Putin ha spiegato che il compito principale è quello di rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza alle frontiere, garantire i diritti e le libertà dei cittadini. “L’ho già detto tante volte, ma non è un peccato ripeterlo. Per un Paese come la Russia, la sua stessa esistenza senza sovranità è impossibile. Semplicemente non esisterà. In ogni caso, nella forma in cui esiste oggi e in cui esiste da mille anni”, le parole del numero uno del Cremlino: “La cosa principale è rafforzare la sovranità, ma questo è un concetto molto ampio. Rafforzare, per così dire, la sovranità esterna significa rafforzare la capacità di difesa e la sicurezza esterna del Paese. Il rafforzamento della sovranità pubblica è la garanzia incondizionata dei diritti di libertà dei cittadini, lo sviluppo del nostro sistema politico, il parlamentarismo. E, infine, si tratta di garantire la sicurezza e la sovranità nella sfera economica, la sovranità tecnologica”. Putin ha poi evidenziato che non è stata Mosca a rovinare i rapporti con l’Europa, ma è stata Bruxelles a provare a mettere la Russia in secondo piano. Nel 2014, a suo avviso, a Kiev c’è stato un “colpo di Stato in cui gli americani hanno affermato di aver speso cinque miliardi di dollari”. Putin ha aggiunto: “La tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini, sono le ragioni di questa tragedia. L’Europa sta zitta di fronte a questo, noi siamo favorevole a relazioni con l’Europa ma loro non fanno nulla e stanno zitti di fronte agli Stati Uniti”. Ma non solo: il presidente russo ha spiegato di essere pronto a costruire “rapporti con gli Usa”.

Leggi anche

SCENARIO UE/ "Solo la Germania può sbloccare l'economia europea"ALLARME UE/ Il circolo vizioso che rischia di far sprofondare l’Europa