Un 26enne statunitense è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del giudice anti-aborto Brett Kavanaugh, membro della Corte Suprema. A renderlo noto sono state le autorità del Maryland, che hanno diffuso il contenuto delle chiamate fatte dal ragazzo – all’anagrafe Nicholas Roske – al 911 per costituirsi. Stando a quanto riportato dai media locali, il giovane aveva percorso migliaia di chilometri da Simi Valley, in California, per raggiungere la casa di Brett Kavanaugh intorno all’una di notte di mercoledì scorso, dove ha notato un paio di vicesceriffi degli Stati Uniti d’America che stazionavano all’esterno come corta di sicurezza del giudice della Corte Suprema.
A quel punto, sopraffatto dalla paura, ha deciso di consegnarsi al 911. Ha telefonato e detto alle autorità: “Ho bisogno di aiuto psichiatrico, ho viaggiato per fare male a Brett Kavanaugh, il giudice della Corte Suprema“. Roske ha anche riferito all’operatore del 911 che, oltre all’intenzione di assassinare il giudice della Corte Suprema in carica, stava avendo pensieri suicidi e omicidi: “Ho portato con me un’arma da fuoco, ma è scarica e chiusa nella custodia… È in una valigia nera… Sono in piedi vicino ad essa, ma la valigia è chiusa con la zip. Sono appena arrivato dall’aeroporto”. Roske ha effettuato due chiamate al 911, riagganciando e promettendo di richiamare per comunicare la sua posizione.
26ENNE SI DENUNCIA: “VOLEVO UCCIDERE IL GIUDICE ANTI-ABORTO”
Roske, in base a quanto scrive il “Daily Mail”, ha viaggiato con gli strumenti utili a facilitare un furto con scasso, tra cui una pistola e persino uno speciale paio di scarpe da trekking con suole che consentono di muoversi silenziosamente all’interno di una casa. Quando la polizia ha effettuato una perquisizione nella borsa e nella valigia del 26enne che intendeva uccidere il giudice anti-aborto, ha trovato due caricatori e alcune munizioni insieme a una pistola appena acquistata, un’attrezzatura tattica nera per il petto, un coltello tattico e uno spray al peperoncino. C’erano inoltre un martello, un cacciavite, un punteruolo per chiodi, un piede di porco, fascette e nastro adesivo.
Durante la confessione all’operatore del 911, Roske ha spiegato di aver lasciato la sua casa in California mentre i genitori erano in vacanza alle Hawaii e di aver nascosto tutti gli attrezzi e le armi nel suo bagaglio.