Salvare patate: la curiosa missione di un gruppo di volontari che nello Stato Usa dell’Idaho ha lavorato per far sì che la produzione agricola di diverse fattorie bloccate per Coronavirus non venisse sprecata; potrebbe essere un’idea anche per chi in Italia potrebbe in questo periodo mettersi a disposizione per mansioni di pubblica utilità come appunto “salvare” del cibo.



Il volontariato sappiamo che fa tantissimo in Italia, probabilmente non abbiamo molto da imparare dagli Stati Uniti in questo senso, ma questo esempio è significativo perché si tratta di lavorare davvero, per di più salvando del cibo, tema decisamente di grande interesse in un periodo nel quale i timori per l’aumento di nuove povertà richiama all’azione chi assiste le persone bisognose, dal lontano Idaho all’Italia.



Nello specifico, tutto è partito dall’annuncio di patate gratis offerte dai contadini ai quali nessuno più comprava i prodotti: con ristoranti, hotel, scuole chiuse, la domanda era crollata e l’offerta dunque non trovava un mercato adeguato, come insegna l’ABC dell’economia. Altro paradosso del mercato, è che a quel punto per i contadini era più conveniente buttare via tutto piuttosto che cercare in qualche modo di venderle comunque; buttare del cibo però urta la coscienza, così c’è stato chi le ha offerte gratis a patto che qualcuno venisse a prenderle e così si è attivata questa azione di volontariato sociale.



VOLONTARI SALVANO CIBO: LA SITUAZIONE NEGLI USA

“I contadini hanno perso il loro mercato, mentre sempre più consumatori hanno difficoltà a trovare il cibo, che sia per loro problemi economici o perché il cibo fatica proprio ad arrivare sugli scaffali”, hanno detto gli ideatori dell’iniziativa in una intervista a Time. Il primo sabato d’azione di questo gruppo di volontari, hanno distribuito le patate nelle città più vicine e la polizia (che supervisionava il tutto) ha detto che in due giorni sono state tutte prese da persone in difficoltà.

L’attività è stata notata anche da uno chef di primo piano, José Andrés, che si era già attivato per cercare cibo per le persone più in difficoltà a causa della pandemia di Coronavirus. Ha postato le due foto contrapposte delle patate “abbandonate” e della gente in fila in una metropoli per ricevere aiuti alimentari.

Queste settimane stanno esasperando un fatto apparentemente assurdo: tanto cibo disponibile in eccesso e moltissime persone senza cibo. Negli Usa il 40% del cibo prodotto non viene mangiato e sarebbe abbondantemente sufficiente per sfamare tutti coloro in difficoltà. I volontari coinvolti in questa iniziativa la considerano una missione, non un lavoro: ci sono molti elementi su cui si dovrebbe davvero riflettere…