Perché Volvo ha rinunciato al suo marchio di auto elettriche? Il produttore svedese ha ritirato il sostegno finanziario a Polestar dopo il calo delle vendite nel mercato di lusso, spiega il Daily Telegraph. Jim Rowan, amministratore delegato scozzese di Volvo Cars, dopo aver presentato i risultati annuali della casa automobilistica, ha affermato che Volvo sta guidando “un cambio di paradigma per noi e per il nostro intero settore”, vantandosi del fatto che solo Tesla abbia margini di profitto più forti sulle vendite di auto elettriche. L’entusiasmo, però, è stato frenato proprio da quanto accaduto con Polestar, il marchio elettrico dedicato di Volvo.



Ieri Volvo ha dichiarato che non fornirà più sostegno finanziario a Polestar e cercherà di cedere parte della sua partecipazione del 48% nella società ad altri azionisti, tra cui la cinese Geely. Polestar, uno dei primi produttori di auto elettriche, ha faticato a tenere il passo con rivali come Tesla. In generale la domanda è scesa: si prevede che le vendite di veicoli elettrici diminuiranno per la prima volta in sette anni nel 2024 in Germania, il più grande mercato automobilistico europeo mentre Renault all’inizio della scorsa settimana ha annullato il piano di scorporare la sua unità di veicoli elettrici, Ampere, accusando la mancanza di un forte interesse da parte investitori e un rallentamento delle vendite. “Dopo un periodo di crescita, l’interesse per i veicoli elettrici non è più così forte come in passato” ha affermato Peter Wells, direttore del Centro per la ricerca sull’industria automobilistica dell’Università di Cardiff.



Auto elettriche, domanda in calo

Le vendite di auto elettriche nel Regno Unito sono rimaste piatte lo scorso anno e i prezzi dell’usato sono crollati, sollevando interrogativi sul loro valore residuo. Le vendite a livello globale sono aumentate del 31%, secondo il mercato società di ricerca Rho Motion, mentre l’anno precedente la crescita era stata del 60%. Il mercato è diventato sempre più spietato man mano che i produttori cinesi a basso prezzo si sono espansi a livello internazionale, scatenando guerre sui prezzi negli Stati Uniti e in Europa. La scorsa settimana, le azioni di Tesla sono scese del 12% dopo che la società ha avvertito che la crescita sarebbe stata “notevolmente inferiore” nel 2024 rispetto a quanto gli azionisti erano abituati.



Tornando alla Volvo, Polestar, originariamente serviva come stazione di prototipazione per le concept car Volvo, ma è stato creato come marchio di auto elettriche separato nel 2017 come compagnia congiunta tra Volvo e Geely. L’anno scorso, la società ha ridotto gli obiettivi di consegna da 80.000 a 70.000 e poi a 60.000. Alla fine ha consegnato 54.600 veicoli. Volvo, che continua a possedere una quota del 48,3%, ha sostenuto finanziariamente la società, incluso un prestito di 800 milioni di dollari nel 2022.
Le azioni sono però scese di oltre l’80% negli ultimi 18 mesi, portando il valore di mercato della società al di sotto dei 4 miliardi di dollari.