Dormire nello spazio, soggiornando a migliaia di chilometri dalla Terra e osservando un’alba davvero particolare? Oggi è possibile o, meglio, oramai non è più utopia dato che dopo l’annuncio dell’Aurora Space Hotel, che dovrebbe diventare realtà nei prossimi anni, di recente è stato lanciato l’avveniristico (e per certi aspetti controverso, come vedremo…) progetto del Von Braun Space Hotel, un albergo di lusso per avere una suite con vista sulla galassia e che, secondo la società che si occuperà dello sviluppo, dovrebbe aprire i battenti, pardon, dovrebbe andare in orbita nel 2025. Anche se in tali casi i cronoprogrammi sono spesso ottimistici e la prospettiva di un hotel tra le stelle non è propriamente dietro l’angolo, pare che il progetto nato da una idea della Gateway Foundation che si pone come obbiettivo strategico quello di realizzare il “primo spazioporto” e dare il via a una vera e propria industria delle costruzioni spaziali. Ma andiamo a vedere come nasce il progetto del Von Braun Space Hotel e cosa proporrà ai suoi facoltosi ospiti questo resort orbitante che strizza l’occhio alle intuizioni di Stanley Kubrick di 50 anni fa in “2001: Odissea nello spazio”.
IL VON BRAUN SPACE HOTEL
Il Von Braun Space Hotel si propone infatti come la prima realizzazione concreta di quel porto spaziale che molti scienziati nel corso dello stesso secolo hanno vagheggiato: ideato dal designer Tim Alatorre che ha pensato all’albergo spaziale come una gigantesca ruota panoramica che rimanda proprio al capolavoro di Kubrick e che dal punto di vista tecnologico prenderà spunto proprio dalla ISS (la Stazione Orbitante Internazionale), quest’hotel deve al momento il nome allo scienziato e architetto tedesco naturalizzato poi statunitense che per primo pensò a un progetto di questa portata: Wernher Von Braun (1912-1977), infatti, portò a compimento l’utopia di altri suoi predecessori a proposito di realizzare una gravità artificiale attraverso un’astronave che sfruttasse la propria rotazione in orbita e, assieme al collega sloveno Herman Potocnik che provò ad affrontare lo stesso problema, può essere considerato il “padre spirituale” del suo omonimo hotel. Tuttavia nonostante l’affascinante progetto di un anello orbitante, Von Braun ancora oggi è ricordato per la sua iniziale adesione al Terzo Reich e questa fama, poi in realtà ingigantita, di essere rimasto un filo-nazista ne ha condizionato l’ottimo lavoro anche quando si trasferì definitivamente negli USA lavorando anche per la NASA: anche per questo motivo le prime immagini dell’hotel della Gateway Foundation hanno acceso delle polemiche, per via della ripresa di idee “controverse” di scienziati tedeschi e russi del Novecento anche se poi hanno lasciato spazio alla curiosità.
IL PROGETTO DELLA GATEWAY FOUNDATION
Infatti il Von Braun Space Hotel dal 2025 in poi si propone di ospitare almeno 400 turisti alla volta per dei cicli di soggiorni di almeno una settimana e sfruttando appunto il principio della gravità artificiale (che potrà essere attivata e “spenta” a piacimento) grazie alla rotazione dell’astronave panoramica per non far fluttuare all’interno della struttura i suoi ospiti come accade invece agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Stando alla Gateway Foundation la base spaziale sarà costruita direttamente in orbita da droni e robot e la suddetta ruota panoramica di due anelli concentrici avrà un diametro di 190 metri per 24 moduli totale in cui soggiorneranno gli ospiti (anche se alcuni altri saranno messi a disposizione di privati ed enti governativi mondiali per fare le proprie ricerche); la peculiarità è che al suo interno non verranno usati solo materiali avveniristici ma si farà pure ampio ricorso alla pietra e al classico legno ma trattati in maniera particolare, anche per una comodità di gestione e pulizia. Non è stato confermato ma in alcune interviste si è parlato addirittura di una piccola arena in cui sfruttare appunto la gravità per giocare a… Quidditch come i personaggi della saga di Harry Potter: tuttavia sarà un privilegio per pochi dal momento che per i primi anni i costi per vivere nel Von Braun Space Hotel saranno alla portata di davvero pochissimi…