Ursula von der Leyen, attuale presidente della Commissione Ue, ha lanciato ufficialmente la sua candidatura per la prossima legislazione europea, sostenuta come nello scorso appuntamento elettorale dal Partito popolare europeo. L’occasione per lanciare la sua campagna è stata quella del recente congresso dei conservatori di Nea Dimokratia, che si è tenuto ad Atene, nel corso del quale l’attuale presidente ha puntato il dito contro “gli amici di Putin qui in Europa [che] stanno cercando di riscrivere la nostra storia e di sabotare il nostro futuro”.



Secondo von der Leyen tali amici “populisti o demagoghi“, sono gli esponenti “dell’AfD in Germania o del Rassemblement National in Francia, o di Konfederacia in Polonia”, ma poco importa il nome, perché “il loro obiettivo è lo stesso, calpestare i nostri valori e distruggere la nostra Europa”, con la promessa, però, che “non permetteremo mai che accada”. In gioco nelle prossime elezioni “c’è molto”, spiega von der Leyen, che ribadisce come “la nostra Europa pacifica e unita è messa alla prova come mai prima d’ora sia dall’interno che dall’esterno”, da un lato dagli amici di Putin e, dall’altro, dallo stesso presidente russo.



Ursula von der Leyen: “La difesa comune è il prossimo grande obiettivo europeo”

La Russia, accusa ancora von der Leyen, “non solo cerca di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra, ma la sua aggressività è più vasta [e si manifesta] con attacchi ibridi contro l’Europa” che vanno avanti “da anni, attraverso attacchi informatici, manipolazione dei social media o strumentalizzazione dei migranti”. L’Unione, ha ricordato, “non ha mai veramente avuto sicurezza e prosperità senza la democrazia” ed è per questo che “le generazioni precedenti hanno lottato per la libertà dai dittatori e dai fascisti”.



“La nostra prossima frontiera in Europa”, ha continuato von der Leyen nell’intervento divenuto presto un comizio elettorale, “è la difesa e la sicurezza collettiva, una questione sulla quale non può esserci un ritorno all’innocenza. Dobbiamo aumentare collettivamente la spesa per la difesa”, ha proposto, “spendere di più, meglio e a livello Ue. Proprio come la guerra non appartiene al passato in Europa, le società della difesa devono essere il segno del futuro europeo”. Nell’immediato futuro, ha concluso von der Leyen, “il nostro compito sarà reagire ed è per questo che in queste elezioni ci battiamo per l’Europa, per la democrazia, per la prosperità e per la sicurezza”.