A tre anni dalla pandemia Covid, sono ancora tante le cose da chiarire, dalla gestione dell’emergenza sanitaria ai vaccini. Per quanto riguarda il primo aspetto, il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario ha fatto cenno all’inchiesta ancora in corso. Il suo ufficio «accertato gravi omissioni da parte delle autorità sanitarie, nella valutazione dei rischi epidemici e nella gestione della prima fase della pandemia». Per quanto riguarda invece il capitolo vaccini, c’è un silenzio tombale sui contratti stipulati dall’Unione europea. Lo certifica l’Ombudsman europeo, organismo di mediazione istituito dal trattato di Maastricht che dovrebbe vigilare sul comportamento delle istituzioni.
A dirigerla Emily O’Reilly, che ai microfoni di France 24 ha spiegato che tale organismo afferma «di essere stata ostacolato dalla Commissione europea quando ha chiesto informazioni in relazione all’affare Pfizergate». Al centro di questa vicenda c’è lo scambio di sms tra il capo della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla in vista dell’importante contratto firmato tra l’Ue e l’azienda farmaceutica per il vaccino contro il Covid.
INCHIESTA VACCINI PFIZER, “OSTACOLATI DA COMMISSIONE UE”
Non è affatto chiaro cosa si siano detti Ursula von der Leyen e Albert Bourla, perché sui messaggi c’è totale mistero. La presidente della Commissione Ue sostiene di aver cancellato le chat, invece l’amministratore delegato di Pfizer si è ripetutamente rifiutato di farsi ascoltare dal Parlamento europeo, limitandosi a inviare mesi fa una sottoposta che però non ha fatto chiarezza sulla vicenda. «Siamo stati sostanzialmente ostacolati dalla Commissione. E la Commissione non ha ancora ammesso realmente che gli sms esistano, ma è chiaro che ci siano», ha dichiarato Emily O’Reilly, come riportato da France 24. Inoltre, ritiene che la Commissione Ue debba fare chiarezza, anche se può essere difficile da un punto di vista politico, visto che in ballo c’è la fiducia dei cittadini in relazione ad un tema importante. «Altrimenti le persone anti vax od ostili all’Ue potranno creare una narrazione ingiusta di ciò che accade nell’Unione». Non è poco che un’autorità europea sia giunta ad affermare che sul caso Pfizer, e in particolare la questione contratti, bisogna raccontare la verità.