L’Ue ha le idee chiare sui rapporti con la Cina. “La Cina persegue un ordine globale che è sino-centrico e gerarchico. E questo è in contrasto con i nostri interessi e valori. Dobbiamo riconoscere che c’è un elemento esplicito di rivalità nelle nostre relazioni. Ma questa rivalità non deve non deve essere per forza ostile. Può essere costruttiva. Quindi, dobbiamo essere equilibrati e strategici nella nostra risposta”: queste le parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all’European China Conference a Berlino. Nel corso del suo intervento, l’ex ministro della Difesa tedesco ha rimarcato che la cooperazione con Pechino su questioni globali “è possibile e sta avvenendo” e che “c’è uno spazio per definire dei valori comuni”.



Von der Leyen sui rapporti Ue-Cina

“Per quanto riguarda la difesa dei nostri interessi, il nostro lavoro inizia proprio qui in patria. Le industrie e le aziende tecnologiche europee amano la concorrenza globale. Sanno che è un bene per gli affari. Crea buoni posti di lavoro qui in Europa. E noi stiamo lavorando per rafforzare la nostra competitività. La concorrenza è un invito ad affilare la nostre lame“, ha aggiunto la von der Leyen, che ha tenuto a precisare che la concorrenza è vera solo se è equa. Oggi ci sono grossi dubbi sul punto, in particolare sulle vulnerabilità della sicurezza nel settore delle tecnologie pulite, compresi, ad esempio, i veicoli elettrici: “In Cina c’è una chiara sovraccapacità, che verrà esportata. Soprattutto se la sovraccapacità è determinata da sussidi diretti e indiretti”. Ma non è tutto, von der Leyen ha sottolineato la disponibilità ad affrontare i disaccordi attraverso il dialogo: “Il nostro obiettivo è raggiungere condizioni di parità nelle relazioni commerciali con la Cina. E questo sarà al centro del nostro vertice con la Cina che si terrà all’inizio di dicembre. Andremo in Cina in buona fede. Non saremo mai timidi nel sollevare le nostre preoccupazioni. Ma dobbiamo lasciare spazio a una discussione su una relazione più ambiziosa che porti benefici a entrambe le parti – riporta l’Ansa – E continueremo a impegnarci con la Cina su come rendere la concorrenza più equa e disciplinata”.

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