LE ACCUSE DI BALDAN E L’INCHIESTA DELLA PROCURA UE: IL PFIZERGATE METTE A RISCHIO IL VON DER LEYEN BIS?
Il prossimo 17 maggio il Tribunale di Liegi ha convocato la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, per rispondere di corruzione, conflitto d’interessi, interferenza nelle funzioni pubbliche e distruzione di documenti in quello conosciuto ormai da mesi con il nome di “Pfizergate”. Nella lunga intervista oggi 12 maggio 2024 a “Che Tempo Che Fa” da Fazio uno dei temi possibili è certamente la strada non così in discesa per la leader Ue verso la riconferma per un secondo mandato come “Spitzenkandidat” del PPE alle Elezioni Europee di giugno 2024.
Le accuse su alcune nomine e soprattutto il potenziale scandalo di corruzione Ue sul maxi contratto da 20 miliardi di euro per 1,8 miliardi di vaccini Covid Pfizer sono infatti due incognite non da poco per la strada di Ursula Von der Leyen verso il mandato bis. Tutto nasce dalla denuncia penale presentata da un lobbista belga Frederic Baldan che nell’aprile 2023 viene ascoltato dalla Procura di Liegi per alcuni contatti informali che sarebbero avvenuti tramite sms e chat tra Von der Leyen e il CEO di Pfizer negli anni caldissimi della pandemia Covid in Europa. Gli scambi sarebbero avvenuti prima della maxi commessa da quasi 20 miliardi di euro che assicurò un contratto quasi esclusivo per la distribuzione dei vaccini Pfizer in Europa.
L’INDAGINE SUGLI SMS TRA VON DER LEYEN E IL CEO DI PFIZER: COS’È LO SCANDALO UE SUI VACCINI
Ebbene, secondo la denuncia di Baldan – che accusò Von der Leyen di «distruzione di documenti pubblici», «usurpazione di funzioni e titoli» e «appropriazione illegale di interessi e corruzione», la Presidente della Commissione Ue avrebbe agito fuori dai trattati Ue e oltre il suo mandato per negoziare personalmente tramite sms con il capo di Pfizer. Quei messaggi poi nel corso degli scorsi mesi, dopo insistenti richiesti affinché venissero mostrati, sarebbero andati persi/cancellati. Von der Leyen, come ribadirà anche stasera nella sua intervista a Fabio Fazio, da tempo presenta come suo punto di forza il successo della campagna vaccinale proprio grazie ai vaccini Pfizer negoziati in tempo per la diffusione abbastanza rapida all’interno dei Paesi Ue: ora però è proprio il Pfizergate che rischia di pesare non poco per il suo destino da candidata dei Popolari, qualora ovviamente il PPE risultasse ancora il primo partito alle Elezioni.
Dopo le accuse di Baldan sulla presunta corruzione e modalità insolita fuori dai trattati Ue, era stato anche una lunga inchiesta del New York Times a sollevare il caso Pfizer-Von der Leyen per il contratto firmato il 20 maggio 2021 sui 1,8 miliardi di dosi di vaccino da consegnare tra 2021 e 2023. Il quotidiano liberal Usa aveva portato le prove di sms e telefonate tra i due principali indiziati per circa un mese durante la trattativa. Il mediatore europeo della trattativa Covid con Pfizer, Emily O’Reilly, nel gennaio 2022 aveva ammesso dopo una breve indagine che v’era stata una «cattiva amministrazione nei tentativi della Commissione di recuperare per prima i messaggi di testo». Ora non è più la procura belga ad occuparsi dell’inchiesta bensì la EPPO, la Procura Europea che già indagava sull’acquisto dei vaccini nel 2022 ma che ora riunirà le varie prove e approfondirà il perché quegli sms tra Von der Leyen e Bourla sarebbero stati distrutti,