Dopo giorni di intense trattative, è stato raggiunto l’accordo sul Recovery Fund e Ursula von der Leyen non può che dirsi soddisfatta. La presidente della Commissione Ue ha rilasciato una lunga intervista oggi ai microfoni de La Stampa ed ha tenuto a ricordare che bisogna sfruttare al meglio questa occasione, spendendo i soldi messi a disposizione da Bruxelles sia per favorire la ripresa, sia per modernizzare le economie, basti pensare alla lotta ai cambiamenti climatici e alla transizione digitale.
Tornando all’esito del Consiglio Ue, l’ex ministro della Difesa di Berlino ha spiegato che questo è un forte segnale di compattezza e di solidarietà dopo i disagi e le divisioni registrate all’inizio dell’epidemia da coronavirus. La von der Leyen ha poi ricordato che l’Italia è stata colpita per prima e più forte degli altri: «I nostri cuori hanno sanguinato nel vedere che non potevamo aiutarla all’inizio perché a livello europeo non avevamo i mezzi». L’esponente CDU ha poi evidenziato che «c’è una vasta consapevolezza che serve un aiuto per quei Pesi colpiti maggiormente. Ed è certamente naturale che oggi l’Italia ne tragga vantaggio. L’Italia ha un’economia molto forte, in particolare nel Nord, un’area che è stata duramente colpita. È nell’interesse del mercato unico che queste regioni con un’elevata produttività si riprendano rapidamente».
VON DER LEYEN: “RECOVERY FUND? CI SARANNO VERIFICHE RIGOROSE”
Nella lunga intervista rilasciata a La Stampa, Ursula von der Leyen ha ricordato l’importanza del “Sure” – «il programma per aiutare la vostra cassa integrazione» – senza dimenticare ciò che è stato approvato dall’Eurogruppo, ovvero i fondi Bei ed il tanto discusso Mes. Necessario un commento sul cosiddetto “freno di emergenza”, strumento che potrebbe essere attivato in caso di dubbi sull’attuazione delle riforme: «Il potere finale di decidere spetta alla Commissione, come previsto dai Trattati. Ma abbiamo introdotto un meccanismo d’emergenza che dà a ogni Stato membro la possibilità di fermare le lancette dell’orologio per tre mesi al fine di avere una discussione a livello di leader, vale a dire al Consiglio europeo. Alla luce della discussione, la Commissione prenderà le sue decisioni». La von der Leyen ha ribadito che il Next Generatio Eu dovrà essere utilizzato in modo molto responsabile, ricordando la lotta contro i cambiamenti climatici, il miglioramento della digitalizzazione e l’aumento della “resilienza”. E per questo sono previste «verifiche rigorose»: «Voglio dare ai cittadini europei la prova che possiamo uscire da questa crisi più forti».