L’ANNUNCIO DELLA PRESIDENTE UE VON DER LEYEN: “MI RICANDIDO ALLE EUROPEE, BRUXELLES È CASA MIA”

Secondo mandato con meno ‘Green’, più Difesa e con una porta non del tutto chiusa al partito di Giorgia Meloni in Europa: così la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen oggi in una conferenza stampa dalla sede Cdu in Germania ha annunciato la sua ricandidatura alle prossime Elezioni Europee 2024 come ‘Spitzenkandidat ”del Partito popolare europeo. Detto in parole povere, Von der Leyen entra ufficialmente in corsa per il secondo mandato alla guida della Commissione Europea, sostenuta dal leader della Cdu-Csu Friedrich Merz e dall’intero PPE.



Non una clamorosa novità visto quanto già andava dichiarando nelle scorse settimane la stessa leader Ue, ma una conferma che in vista del voto di giugno, porta il Partito Popolare Europeo ad un impegno ben preciso dopo i risultati delle consultazioni nei 27 Paesi membri. Un impegno che parte dalla maggioranza attuale ma che potrebbe puntare ad una maggiore presenza di “Centrodestra” in Europa, quanto meno in un dialogo tutto ancora da fondare con l’ECR guidato dalla Premier Meloni: «Alla direzione federale abbiamo proposto all’unanimita’ Ursula von der Leyen come ‘Spitzenkandidat», rileva Merz nella conferenza stampa congiunta con la Presidente della Commissione Europea, in vista della prossima riunione PPE il 6-7 marzo a Bucarest.



IL DISCORSO DI URSULA VON DER LEYEN: COSA HA DETTO LA PRESIDENTE UE TRA GREEN, DIFESA E FUTURO

«Oggi prendo una decisione consapevole e ponderata: voglio candidarmi per un secondo mandato alla guida della Commissione europea», ha spiegato la Presidente Von der Leyen annunciando in conferenza stampa la ricandidatura come leader dell’Unione Europea anche alle prossime Elezioni Europee 2019. Come noto, i “giochi” si decidono sempre per la guida della Commissione solo dopo i risultati effettivi e vedendo quale maggioranza possa rinsaldarsi in Parlamento Europeo: in vista di allora però, il ruolo di candidato PPE resta cucito addosso all’ex Ministro della Giustizia dei Governi Merkel. «Sono entrata in carica nel 2019 perché credo fermamente nell’Europa. L’Europa per me è casa», ha detto ancora Von der Leyen parlando del suo secondo mandato.



«In questi 5 anni non solo è cresciuta la mia passione per l’Europa, ma anche la mia esperienza su quanto questa Europa può realizzare per i suoi cittadini», aggiunge la politica tedesca ribadendo alcune dei punti saldi del suo mandato e possibili cambi di passo per i prossimi 5 anni. «Un commissario alla difesa avrebbe il compito principale di occuparsi dell’industria della difesa e di garantire che si investa di più e meglio», spiega Von der Leyen sottolineando come l’obiettivo sia quello di «ottenere una maggiore interoperabilità per le forze armate europee e una migliore produzione degli armamenti necessari», anche se conferma come l’organizzazione e gestione delle Forze armate resta al momento responsabilità degli Stati membri. Da più parti emerge ormai la consapevolezza di come il PPE voglia proseguire sul piano della lotta al cambiamento climatico senza però più gli “echi” di una malcelata ideologia “green”che ha caratterizzato il duopolio Von der Leven-Timmermans (candidato socialista in Belgio) fino ad oggi.

La pandemia è stato un brutto momento, ha poi sottolineato la Presidente della Commissione Ue, «abbiamo dovuto imboccare strade completamente nuove, ma come risultato abbiamo sconfitto il virus insieme. Abbiamo superato tutto questo unendo le forze e siamo riusciti a scongiurare una grave recessione economica». Per Von der Leyen poi, nel pieno della ripresa economica post-Covid, ha pesato e non poco la guerra scaturita dall’invasione della Russa in Ucraina: «L’Ue ha agito immediatamente e siamo rimasti fermamente al fianco dell’Ucraina dal primo giorno. Poi Putin ha cercato di metterci in ginocchio e ha sempre cercato di utilizzare il petrolio e il gas come arma». Davanti a ciò, conclude Von der Leyen nel suo discorso da Berlino, l’Europa ha comunque «mantenuto la sua posizione» e superato assieme «la più grande crisi energetica degli ultimi quarant’anni».

SCENARI CDU-PPE DOPO LA RICANDIDATURA DI URSULA VON DER LEYEN

È però in un passaggio più “defilato” della sua conferenza stampa che Ursula Von der Leyen ha fatto intravedere qualcosa nel merito degli scenari possibili che caratterizzeranno il post-voto delle Elezioni Europee 2024. «La cosa più importante per l’Europa – ha detto la ricandidata “Spitzenkandidat” del PPE – è la democrazia, lo Stato di diritto che difendiamo e la pace che abbiamo insieme». Secondo Von der Leyen il compito di questa campagna elettorale è chiarirlo agli avversari ritenuti tali dal PPE, cioè «Putin e i suoi amici, sia che si tratti di AfD, di Marine Le Pen, di Wilders, o di altre forze estreme che ostacolano la democrazia in Europa. Loro vogliono distruggere l’Europa».

L’appello di Von der Leyen è per «votare e rafforzare il centro», facendo dunque esplicitamente il nome dei partiti facenti parte di Identità e Democrazia, ma non citando i Conservatori di Meloni tra i diretti “nemici”. Un passaggio “non detto” che potrebbe voler dire molto dell’ipotesi in capo a Von der Leyen qualora il PPE fosse votato primo partito anche nel prossimo Parlamento Europeo: niente Salvini (sebbene la Lega non sia stata citata come “spauracchio” dei Popolari, ndr) o Le Pen, traduciamo, ma nessun veto su Meloni, Vox di Abascal in Spagna o ancora i conservatori svedesi e polacchi (PiS). Anche quando Von der Leyen cita le tematiche green pare alquanto diversa la sua impostazione rispetto al 2019: «Dobbiamo aumentare la nostra competitività, raggiungere gli obiettivi climatici coniugandoli con l’economia», con attenzione in più per le istanze degli agricoltori in protesta da mesi proprio contro il Green Deal Ue. Da queste parole di Von der Leyen potrebbe dunque scattare una lunga ma potenzialmente fertile trattativa fra PPE e ECR per una possibile larga coalizione post-Europee che sposti i Verdi fuori dalla maggioranza e riduca il peso del Partito Socialista in Europa.