Ursula von der Leyen probabilmente vieterà TikTok nell’Ue in futuro. A rivelarlo, come riportato da Ansa, è stata la stessa presidente della Commissione europea nel corso del dibattito tra gli Spitzenkandidaten, ovvero i candidati per le prossime elezioni. “Non è escluso”, ha chiarito. Il motivo è relativo alle preoccupazioni derivanti dall’oscuro trattamento dei dati degli utenti da parte della cinese ByteDance, che gestisce l’applicazione.



“La Commissione è stata la prima istituzione al mondo a vietare TikTok sui nostri telefoni aziendali. Quindi, per essere molto chiari, conosciamo esattamente la pericolosità di TikTok”, ha aggiunto Ursula von der Leyen. L’Ue dunque potrebbe seguire la linea degli Usa, valutando di bandire il social network dai propri Paesi. Joe Biden infatti ha di recente firmato una legge che lo caccerà entro 9 mesi nel caso in cui non troverà un acquirente americano entro il periodo in questione. ByteDance da parte sua è intenzionata a intentare una battaglia legale per violazione della libertà di espressione. Uno scenario che potrebbe accadere anche in Europa.



Von Der Leyen vieterà TikTok? Salvini si oppone

La possibilità che Ursula von der Leyen vieti l’utilizzo di TikTok nell’Ue, tuttavia, non soddisfa tutti. A dirsi contrario è stato in tal senso Matteo Salvini, leader della Lega, il quale ha puntato il dito contro la presidente della Commissione europea. “Con tutti i problemi che ci sono in Europa, che hanno le famiglie italiane, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, spero ancora per poco, dice ‘non escludo di mettere al bando TikTok, di vietare, ho letto 3 volte per capire se stava scherzando. C’è un problema di sicurezza, lavoro, disoccupazione, guerre e la presidente della Commissione europea, non mia e spero ancora per poco dice: ‘bandire Tik tok? Non lo escludo’”, ha affermato con toni duri proprio in un video-messaggio sul social network.



E ha concluso: “Posso dire viva la libertà di pensiero e di parola, ovunque. L’Europa che ho in testa io non è quella dei tasse, divieti, regolamenti, bavagli, censure e guerre. Ursula viva la libertà”.