Il Senato ha approvato stamane la riforma costituzionale che permette ai 18enni di vota per eleggere i senatori. Decade quindi il vecchio divieto, che consentiva il voto per gli elettori di Palazzo Madama solamente agli over 25, e la nuova legge sarà promulgata fra tre mesi. Sono 178 i senatori che hanno votato in favore di questa storica modifica, mentre 15 hanno votato contro e 30 si sono astenuti. La riforma troverà applicazione a partire dalle prossime elezioni e riguarderà una platea di circa 4 milioni di giovani. Soddisfatto Stefano Ceccanti del Pd, che ha spiegato: «Con il voto favorevole del Senato nell’ultima lettura della riforma che darà finalmente ai diciotto-venticinquenni l’elettorato attivo al Senato, il Parlamento afferma il proprio ruolo nell’aggiornamento costituzionale. Bisognerà attendere tre mesi per l’entrata in vigore perché a causa di alcune assenze non si è arrivati ai due terzi».



Esultano anche i senatori del Movimento 5 Stelle: «Continua il percorso di innovazioni puntuali alla nostra Costituzione inaugurato in questa legislatura dal MoVimento 5 Stelle – le parole dei pentastellati riportate dal sito de La Stampa – con il sì definitivo di Palazzo Madama per l’estensione ai diciottenni del voto per i rappresentanti del Senato, saniamo un anacronismo che caratterizzava in negativo il nostro Paese e coinvolgiamo a pieno oltre 4 milioni di giovani nel processo democratico. I nostri ragazzi sono i principali destinatari delle politiche pubbliche che devono necessariamente guardare al futuro, sono innanzi tutto loro a ricevere i benefici o i danni delle scelte della politica. E allora è giusto che si dia loro il diritto ma anche la responsabilità di scegliere anche i senatori eletti, non solo i deputati. Siamo fieri del fatto che grazie all’impulso del Movimento 5 Stelle, prima forza parlamentare, sia giunta in porto una nostra battaglia storica».



VOTO 18ENNI AL SENATO: FORZA ITALIA SI SMARCA

Diverso invece il pensiero di Lucio Malan, vicepresidente vicario dei senatori di Forza Italia, che poco prima di dichiarare l’astensione al voto ha spiegato: «Forza Italia non si assocerà al coro pressoché unanime in favore di questa riforma. Noi abbiamo grande rispetto per i giovani ma anche per la serietà e i giovani non ci chiedono di votare per il Senato, chiedono invece serietà, più opportunità e meglio di altri respingono la politica dei like, di cui questa riforma è chiara espressione». Non cambia invece la regola per diventare senatori: per essere candidati ed eletti bisognerà continuare ad avere almeno 40 anni.

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