Continua la discussione sui social network sull’estendere il diritto di voto ai sedicenni: come vi abbiamo raccontato, Lega-M5s-Pd sono d’accordo ma c’è anche chi frena. Sì con riserve per il sindaco di Milano, Beppe Sala: «E’ un buon metodo per avvicinare i più giovani alla politica, questo cambiamento si dirige nell’ottica di coinvolgere le nuove generazioni. E’ uno stimolo giusto, ma va valutato bene». Graziano Delrio, esponente di spicco del Pd, ricorda la necessità di «dare il voto al Senato ai 18enni, poi si potrà ragionare anche del voto ai 16enni». Apertura anche da Forza Italia con Anna Maria Bernini: «Perché no, magari cominciando dalle amministrative! Dobbiamo però preoccuparci di accompagnare i nostri ragazzi con politiche di sensibilizzazione e approfondimenti politici. Perchè il problema piuttosto mi sembra l’astensionismo, già molto alto tra i giovani». E quanto inciderebbero i più giovani in termini di bacino d’elettorato? Come evidenziato da Lorenzo Pregliasco di Youtrend, i ragazzi di 16 e17enni oggi residenti in Italia sono poco più di 1 milione su 50 milioni di aventi diritto al voto e «al netto di astensione asimmetrica, ‘peserebbero’ circa il 2%». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



VOTO AI SEDICENNI: CONTE, M5S E PD D’ACCORDO CON LETTA

Si infiamma il dibattito politico sulla proposta di estendere il diritto di voto ai sedicenni. Lanciata da Enrico Letta nell’intervista rilasciata ai microfoni di Repubblica, l’idea è stata ben accolta da numerose forze politiche: sia M5s che Pd, nonché il premier Conte, si sono detti d’accordo con la possibile riforma, ideale per favorire la partecipazione politica dei più giovani. «Negli ordinamenti giuridici si mette una convenzione anagrafica, per me abbassarla a 16 anni ci sta benissimo», le parole del primo ministro giallorosso, seguite da quelle del capo politico M5s, Luigi Di Maio: «Se a 16 anni un giovane può lavorare e pagare le tasse, dovrebbe almeno avere il diritto anche di votare e scegliere chi decide della sua vita», il suo commento su Facebook. Favorevoli, come dicevamo, anche i dem: «La passione civile di tante ragazze e tanti ragazzi che incontro tutti i giorni rafforzano questa idea. Ora è tempo», il tweet di Nicola Zingaretti.



VOTO AI SEDICENNI: SALVINI RIVENDICA “PARTENITA'”, MONTI CONTRARIO

L’hashtag #votoaisedicenne impazza su Twitter, accendendo il dibattito sulla possibile riforma che vede la Lega «assolutamente disponibile»: il Carroccio rivendica la paternità della proposta, lanciata da Salvini diverso tempo fa. «E’ una proposta di Salvini e abbiamo anche depositato da tempo proposte di legge in Parlamento. Sono anni che lo diciamo e ora ci arrivano anche gli altri, meglio tardi che mai», le parole di Massimiliano Romeno, capogruppo al Senato. Favorevole anche Carlo Calenda«Il peso degli elettori meno giovani è preponderante e questo incide su una politica troppo a breve termine» – mentre Mario Monti boccia categoricamente la “mozione” Letta: «Il nostro è un Paese che gestisce le proprie politiche contro i giovani, non sono convinto che dando il voto ai sedicenni questo cambierebbe», bollando la proposta come «demagogica». Centinaia i commenti sui social network, con i più giovani che invitano il Governo a cogliere l’opportunità.

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