A proposito del voto disgiunto alle elezioni regionali Sicilia 2022, vi ricordiamo che il sistema elettorale nella regione isolana prevede un solo turno con metodo misto, senza ballottaggio. Saranno chiamati a votare 4.606.564 aventi diritto, così distribuiti: 2.237.169 maschi e 2.369.395 femmine. Il totale delle sezioni da scrutinare è 5.294 in tutta la regione. La scheda è unica, ma l’elettore dispone di due voti: uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato a presidente della Regione, l’altro per la scelta della lista provinciale, e in questo caso si può esprimere la preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale.
Come riferito dall’ANSA, “è prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. Per l’elezione dei 70 deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) è adottata la seguente ripartizione: 62 seggi sono attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale; un seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze; un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto; sei seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino). Quest’ultima è una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
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COME FUNZIONA VOTO DISGIUNTO, ELEZIONI REGIONALI SICILIA 2022
A differenza di quanto accade a livello nazionale, alle Elezioni Regionali Sicilia 2022 è invece valido il voto disgiunto. Quindi, il cittadino che è chiamato alle urne per l’elezione del nuovo Presidente della Regione siciliana ha la facoltà di votare il candidato presidente di una lista e il candidato deputato di un’altra, anche se queste non sono collegate tra loro. Proprio sul voto disgiunto si è confrontata la classe politica, perché potrebbe rappresentare un elemento decisivo ai fini dei risultati delle Elezioni Regionali Sicilia 2022.
Basti pensare alle agitazioni nel centrodestra a causa dell’ipotesi che favorisca Cateno De Luca, visto che Renato Schifani sarebbe inviso a molti nella coalizione. De Luca stesso ritiene di poter contare sul voto disgiunto del centrodestra. Schifani, però, non ritiene che tale prospettiva sia concreta: «Non lo temo, perché non avverto questa tendenza», ha dichiarato nei giorni scorsi all’Ansa. Ben più duro è stato Gianfranco Miccicchè a LiveSicilia: «Ma quale partito parallelo, ma quale voto disgiunto, mi farebbero un tso se sostenessi De Luca».
VOTO DISGIUNTO, QUANTO “PESA”? IL CASO DEL 2017 ALLE ELEZIONI REGIONALI SICILIA
Gli esempi riguardo l’impatto che può avere il voto disgiunto sui risultati delle elezioni Regionali in Sicilia non mancano. Basti pensare a quanto accaduto nel 2017, quando il centrodestra marciò unito, dall’Udc a Fratelli d’Italia, riportando la sfida al bipolarismo. Nello Musumeci è così diventato Presidente della Regione Sicilia, doppiando addirittura il rivale di centrosinistra, Fabrizio Micari, e superando di misura Giancarlo Cancelleri, che era dato favorito. Fu proprio il voto disgiunto a punire il candidato scelto da Leoluca Orlando.
Potremmo considerarlo la nemesi del voto utile che viene invocato dal Pd. Le sigle a supporto del candidato di centrosinistra arrivarono al 25,4% dei voti, ma Fabrizio Micari registrò nella competizione maggioritaria il 18,5%. Una differenza di non poco conto, un margine che rappresenta il voto disgiunto e i suoi possibili effetti su risultati delle elezioni Regionali Sicilia. Il cittadino, infatti, spesso si ritrova a votare per il candidato che più lo ha convinto, ma non necessariamente tale scelta coincide con quella relativa alla lista.