Si può fare il voto disgiunto, come si vota? Sono alcune delle domande che gli elettori si fanno anche oggi, domenica 17 novembre, che si sono aperti i seggi per le Elezioni Regionali 2024 che porteranno al voto i soli cittadini di Emilia-Romagna ed Umbria in un classico doppio appuntamento che si terrà fino al primo pomeriggio (precisamente alle ore 15 in punto) di domani e siamo certi che in molti si chiederanno se nei due appunti si potrà esercitare il voto disgiunto e – più in generale – quali sono le modalità di voto e tutte le norme da rispettare affinché si possa veder riconosciuto il proprio diritto/dovere: le risposte sono – come sempre – contenute nelle leggi elettorali delle rispettive regioni ed sarà interessante notare che ci sono alcune importanti variazioni.
Prima di arrivare al contenuto effettivo di questo articolo, vale la pena fare un passetto indietro per precisare cosa sia – per chi non lo conoscesse – il voto disgiunto: si tratta (come lascia intuire il nome) di una modalità di espressione della propria preferenza che premi uno dei vari candidati e al contempo una delle altre liste che non sono collegate al candidato scelto. Per fare un semplicissimo esempio soffermandoci sull’Emilia Romagna, con il voto disgiunto si potrà votare per il candidato presidente Dem Michele de Pascale e contemporaneamente per la lista della Lega che sostiene (invece) l’elezione di Elena Ugolini.
Come si vota alle Elezioni Regionali 2024 in Emilia-Romagna e Umbria: è possibile esercitare il voto disgiunto?
Capito cos’è e come funziona il voto disgiunto possiamo ora tornare al presente per vedere se sarà possibile esercitarlo durante le Elezioni Regionali 2024 che si sono aperte oggi: la risposta semplice è che dipende dalla regione in cui vi trovate; mentre quella articolata parte dal dire che sarà possibile votare disgiuntamente in Emilia-Romagna, ma non in Umbria che possiede una legge elettorale che è (quasi) un unicum a livello nazionale per cui vince chi ottiene anche un solo voto in più degli avversari con i classici ed eventuali premi di maggioranza.
In entrambe le regioni – invece – l’elettore potrà esercitare le classiche tre modalità di voto a cui ci siamo abituati in tutto gli altri appuntamenti elettorali: quella classica che prevede di tracciare solamente una ‘X’ sul nome del candidato presidente senza esprimere alcuna preferenza di lista; quella con cui oltre al presidente si può anche scegliere la lista all’interno della sua coalizione; ed infine il solo voto di lista, indicando il partito senza tracciare alcun segno sul presidente collegato (che, comunque, conquisterà una preferenza in più).