COME SI VOTA, VOTO DISGIUNTO ALLE REGIONALI LAZIO 2023: È VALIDO E CON QUALI REGOLE?

Si avvicinano ad ampie falcate le elezioni Regionali Lazio 2023, che saranno caratterizzate anche dal voto disgiunto. Un aspetto importante, a maggior ragione se si considera che il successore di Nicola Zingaretti, governatore per due mandati consecutivi, sarà individuato in un unico turno senza ballottaggio, nel quale sarà proclamato presidente il candidato che otterrà il maggior numero di voti validi.



Un sistema, quello del voto disgiunto, ammesso dalla legge elettorale del Lazio e che si manifesterà, quindi, anche in queste Regionali 2023. Di fatto, l’elettore ha quattro modi per esprimere il proprio voto: il primo prevede semplicemente di “fare una croce” sul nome del candidato presidente, senza estendere la preferenza alla lista o alle liste collegate. Il secondo di tracciare una “X” solo su una lista, estendendo in automatico il voto al candidato presidente. O, ancora, si possono barrare in contemporanea il nome del candidato presidente e il simbolo di una lista a lui collegata. Da ultimo, e qui entra in gioco il voto disgiunto, l’elettore può votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa.



COS’È IL VOTO DISGIUNTO PRESENTE ALLE ELEZIONI REGIONALI LAZIO 2023: ECCO COME SI VOTA

Per quanti avessero ancora le idee confuse, specifichiamo che il voto disgiunto, presente alle elezioni Regionali Lazio 2023, altro non è che un sistema elettorale che consente agli aventi diritto di voto di esprimere sulla medesima scheda la preferenza per un candidato sindaco di uno schieramento e di assegnare un voto di lista a un altro schieramento.

Per fare un esempio, il voto disgiunto permette di dare il proprio voto al candidato sindaco di Centrodestra (o di Centrosinistra) e di conferire contestualmente il proprio voto di lista al Centrosinistra (o al Centrodestra), senza che si arrivi ad annullare la scheda. Con il voto disgiunto, la divisione dei seggi avviene in base alle preferenze valide ottenute dal partito, mentre nell’ambito della lista hanno la meglio i candidati che riescono a conquistare il numero maggiore di preferenze.