In una situazione odierna con le imprese che fanno poche assunzioni anche con contratti a tempo determinato, l’aumento sistematico del lavoro sommerso identificato da Istat come economia non osservata, ovvero l’insieme delle attività economiche sommerse e illegali, che per loro natura sfuggono alle statistiche ufficiali, si attesta a 202,9 miliardi di euro. Varie soluzioni sono, quindi, da prendere seriamente in considerazione.



L’economia illegale ha segnato un aumento, pur se molto contenuto, rispetto all’anno precedente (+174 milioni). La fissazione di livelli salariali minimi in qualunque forma adottata serve a combattere i bassi salari, comunque questi si formino, sia che vengano stabiliti da contratti collettivi pirata, sia che si attuino con la violazione degli standard stabiliti anche da contratti collettivi rappresentativi. Gli attuali contratti collettivi, essendo di diritto privato, possono essere violati senza che le violazioni possono essere controllate e sanzionate dagli ispettori del lavoro. È possibile il ricorso individuale del lavoratore al giudice, ma evidentemente non è una soluzione agevole. Per questo gli standard salariali minimi devono essere in qualche modo rafforzati dalla legge per essere presidiati con sanzioni che possono essere fatte valere anche in via amministrativa.



La proposta di direttiva europea, per superare le obiezioni dei sindacati italiani e nordici alla fissazione dei minimi salariali per legge, ha ammesso che i livelli minimi possano essere garantiti in via di contrattazione collettiva, ma a condizione che questa garantisca una copertura salariale almeno al 70% dei lavoratori della categoria. La direttiva indica genericamente la necessità di rafforzare la contrattazione per raggiungere tale obiettivo e senza specificare come, quindi lasciando alle parti sociali la libertà di scegliere le modalità.

Sui voucher sono molteplici e rilevanti gli interventi che il disegno di Legge di bilancio apporta, con decorrenza dal 1° gennaio 2023, alla disciplina del lavoro occasionale accessorio, gestito dai voucher PrestO. Oltre all’aumento fino a 10.000 euro dell’importo massimo erogabile in ciascun anno, si prevede un ampliamento delle aziende ammesse all’impiego di questa tipologia di lavoro occasionale e alcune deroghe per l’utilizzo in agricoltura.



Potranno avvalersi della nuova disposizione le aziende agricole, alberghiere e le strutture ricettive operanti nel settore turistico che occupano fino a 10 lavoratori, per le attività lavorative rese dai pensionati, studenti con meno di 25 anni, disoccupati e percettori di forme di sostegno al reddito, elevando il limite della forza lavoro fino a otto lavoratori. Rimangono invariate le procedure per l’accesso alle prestazioni degli utilizzatori e i prestatori sono tenuti a registrarsi e a svolgere i relativi adempimenti all’interno della piattaforma informatica Inps, che supporta le operazioni di erogazione e di accreditamento dei compensi e di valorizzazione della posizione contributiva dei prestatori attraverso un sistema di pagamento elettronico.

Affermare che i voucher sono i ticket del caporalato o una forma di schiavitù è sbagliato perché ora non sono più cartacei, la piattaforma informatizzata eroga al prestatore il corrispettivo e assicura un minimo di copertura assicurativa. Permette e stimola la retribuzione legale dei lavori accessori o saltuari anche per chi ha un reddito basso. Il pagamento tramite voucher mette in regola sia il datore di lavoro che il lavoratore, e il datore pur non dovendo stipulare alcun contratto, riceve una prestazione lavorativa in completa legalità con la copertura Inail per gli incidenti sul lavoro. Il lavoratore, oltre a integrare il suo reddito con le entrate di lavori occasionali, riceve un contributo per la pensione che può cumulare con altri trattamenti pensionistici ed è compatibile con i versamenti volontari.

I buoni lavoro valgono 10 euro, ma esistono anche buoni multipli del valore di 20 e di 50 euro. I buoni da 20 e da 50 euro equivalgono rispettivamente a 2 e a 5 buoni non separabili. Vi sono poi sanzioni per chi non osserva la norma. In buona sostanza sono utili, soprattutto in questo momento.

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