Walter Chiari tra i protagonisti della puntata di Techetechetè in onda oggi, mercoledì 22 luglio 2020, nel pre-serale di Rai1. L’attore teatrale e cinematografico, conosciuto sopratutto per la sua verve comica che gli è valsa la fama di comico di spicco della commedia italiana, sarà ricordato e celebrato nel programma di video frammenti diventato oramai un cult per milioni di telespettatori. Il comico alla pari di mostri sacri del calibro di Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi ha segnato la storia dello spettacolo italiano. Chiari ha condiviso la scena e il palco con mostri sacri del calibro di Totò, ma anche Mina con cui ha co-condotto una delle edizioni di maggior successo di “Canzonissima”. Oltre al successo come artista, Walter si è fatto conoscere anche per essere un grande amante del sesso femminile come ha raccontato lo stesso figlio Simone Annicchiarico durante un’intervista rilasciata a L’Espresso (data 21 febbraio 2012): “”Le donne lo corteggiavano e lui le ricambiava. Ma credo che ne abbia amato una sola: Lucia Bosè. Quando lei lo lasciò per Dominguín, iniziò la sua vita randagia””Esagerato? Sono convinto che si sono serviti della sua fama per distogliere l’attenzione da questioni più gravi. Era noto che nel mondo dello spettacolo tutti facevano uso di cocaina e lui la prendeva fin dagli anni Quaranta, quando era considerata poco più di una spezia. Ma per tenerlo in galera lo hanno addirittura accusato di spaccio”.



Walter Chiari figli: Simone Annicchiarico lo racconta nel libro “Walter e io”

Non solo un artista dal grandissimo talento, Walter Chiari è balzato agli oneri della cronaca anche per un arresto nel 1970 per droga. Un momento difficile della sua vita personale, ma anche per la sua carriera che è stata in parte macchiata da un evento nefasto per cui è stato davvero tanto male. Anche il figlio, nato dal matrimonio con Alida Chelli, ricorda quel difficile momento della vita del papà dalle pagine de L’Espresso precisando: “sono convinto che si sono serviti della sua fama per distogliere l’attenzione da questioni più gravi. Era noto che nel mondo dello spettacolo tutti facevano uso di cocaina e lui la prendeva fin dagli anni Quaranta, quando era considerata poco più di una spezia. Ma per tenerlo in galera lo hanno addirittura accusato di spaccio”. Nel bene o nel male quell’evento ha segnato la vita di Walter Chiari che è morto all’età di 67 anni a Milano a causa di un infarto miocardico. Il corpo senza vita dell’attore fu rinvenuto nella sua camera d’hotel, Hotel Siloe in via Cesari del quartiere Niguarda, periferia di Milano, la mattina del 20 dicembre 1991. Successivamente fu richiesta l’autopsia sul cadavere dell’artista, nonostante il no da parte del figlio e dei parenti, ma la riesumazione del corpo venne richiesta per una analisi tossicologica per via di un’inchiesta a carico di Pierantonio Bettelli, l’ex fisioterapista che fu indagato per alcuni trattamenti farmacologici non autorizzati. Nel 1996 la magistratura chiuse il caso confermando la causa del decesso: infarto miocardico.

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