Dopo le vicissitudini di salute degli ultimi tempi, dal momento che è stato ricoverato dopo essere stato vittima di due ischemie, Walter Nudo ha postato sul proprio Instagram uno scatto vacanziero ma dal tono molto filosofico in cui si è rivolto alle sue centinaia di migliaia di follower raccontando quella che lui ha definito “la sindrome della rana bollita”. Allegando alla lunga didascalia un suo autoscatto vacanziero in spiaggia e con gli occhiali, Walter Nudo si è rivolto direttamente ai suoi fan chiedendo loro se conoscono questa sindrome e, prendendola alla larga e con qualche riferimento autobiografico, spiegando che “la nostra vita è caratterizzata dalle storie che ci raccontiamo, le storie del Walter figlio, del Walter padre, del Walter amico, del Walter compagno e artista, ecc.” facendo subito poi una domanda netta e spiazzante. “La domanda è: le mie storie sono sane o malsane? Una storia malsana è quella della sindrome della rana che bolle e che è caratterizzata da una ‘dieta’ di pensieri negativi” scrive ancora il protagonista di diversi reality show facendo una metafora e illustrando la scena di una rana che si trova in un pentolone e non si rende conto del lento alzarsi della temperatura e dunque “non riesce a percepire il pericolo fino a quando non è troppo tardi ed è cotta”.
LO SFOGO DI WALTER NUDO, “ESISTONO STORIE MALSANE”
Nel suo lungo e articolato post apparso sul proprio profilo Instagram, Walter Nudo ha cercato di spiegare in che modo spesso lui e tante altre persone si comportino come quella rana che bolle in pentola senza nemmeno accorgersene. “Un essere umano si continua a raccontare la stessa storia malsana e mentre lo fa non riesce a sentire un immediato senso di negatività che invece subisce” continua il diretto interessato, facendo degli esempi tratti dalla quotidianità di questo atteggiamento. In seguito introduce il concetto di storie depotenzianti e di storie invece potenzianti, che contribuirebbero a suo dire all’accumulo delle suddette storie malsane. “L’effetto di questo accumulo avrà sempre più una conseguenza sulla nostra salute, felicità, rapporti e prestazioni” ha spiegato Walter Nudo, forse facendo anche un accenno alle sue ultime vicende di salute e all’addio dato al mondo della televisione. “Le storie malsane ripetute creano dipendenza, impedendo alle nostre viscere di reagire e di fare un cambiamento drastico, scoprendo anzi un giorno che siano diventati cinici, negativi e arrabbiati” conclude Nudo, che con una punta di amarezza, confessa che “ecco cosa siamo adesso, questa è adesso la nostra vera storia che non abbiamo mai visto arrivare… Controlla le tue storie, e non mi riferisco ad Instagram!”.