Walter Onichini è in carcere dal 13 settembre per aver sparato al ladro che, durante la notte del 22 luglio 2013, è entrato nella sua proprietà tentando di rubargli la macchina. Oggi è stata depositata la domanda di grazia firmata dalla moglie, Sara Scolaro, che assieme al suo avvocato Ernesto De Toni, cerca di ridargli la libertà. Composta da 10 pagine la domanda di grazia è rivolta al Ministero della Giustizia, e al Ministro della Giustizia Marta Cartabia. “Ci proviamo” – ha fatto sapere la moglie del macellaio – “ma non ci speriamo più di tanto. Il presidente Mattarella ha già concesso a sette persone la grazia. La vedo dura” Un tentativo già messo in atto a gran voce da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.



Le pagine dello scritto riportano quei terribili momenti di quella notte e tutto l’iter giudiziario del marito. Il paradosso che la moglie e i familiari di Onichini non riescono ad accettare, è che il loro caro adesso si trova in prigione, mentre Elson Ndreca, il ladro, è a piede libero, anzi per l’esattezza, è irreperibile. L’uomo infatti non si è presentato davanti al Gup del Tribunale di Padova per rispondere del reato di falsa testimonianza per non avere fatto i nomi dei complici del tentato colpo a casa del macellaio. Per questo motivo il giudice Claudio Marassi è stato costretto a rinviare l’udienza preliminare al 22 dicembre del 2022 in attesa, visto che c’è tempo un anno intero, che l’albanese venga catturato.



Walter Onichini e quella notte maledetta

Ma cosa è successo quella notte d’estate del 2013? Walter Onichini si svegliava a causa di alcuni rumori che provenivano dal pian terreno della sua casa e preso il fucile, lo puntò, sparando verso tre persone che tentavano la fuga dalla sua proprietà. Il macellaio di Legnaro in provincia di Padova, sparò dal suo balcone ai ladri, ferendone gravemente uno, Elson Ndreca per l’appunto. Quest’ultimo infatti fu ferito alla milza e al rene sinistro con conseguente perforazione gastrica. Onichini successivamente racconterà di averlo caricato in macchina per portarlo in ospedale, ma secondo il pm e i giudici, voleva solo disfarsi del cadavere perché lo credeva morto.



Il ladro invece, dopo essere stato abbandonato in un campo, riuscì a salvarsi, grazie ad un passante che gli prestò soccorso. Onichini per questo motivo, è stato condannato a 5 anni di carcere: per i giudici il macellaio non ha sparato per proteggersi, ma ha mirato volontariamente al corpo e non in aria. “Non è un periodo dei migliori. Anche perché si avvicinano le feste e per i bambini è difficile. E poi il 27 dicembre Walter compie gli anni.” Ha dichiarato la moglie Sara – “Prima riuscivo ad andarlo a trovare spesso in carcere, ma ora con il Covid è tutto molto complicato. Posso andare solo tre volte al mese. La prossima volta sarà martedì. Walter non sta bene” – ha specificato” – “non può accedere alla videoteca e neppure alla palestra. Sono rimasti per venti giorni senza acqua calda e adesso gli è consentita solo un’ora d’aria, che passa in un ambiente non proprio pulito. Di fatto è isolato, anche perché per sua scelta non è vaccinato. E poi abbiamo problemi di lavoro e io ho avuto dei problemi di salute. Non è facile.”