Il mese di gennaio potrebbe essere catastrofico in chiave Covid-19 per l’Italia, parola di Walter Ricciardi. Il professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, sentito da Adnkronos, si è infatti sbilanciato con una previsione per il primo mese del 2022 andando ad analizzare quello che potrebbe essere l’andamento dei contagi con le varianti oggi conosciute nel nostro Paese e che stanno prendendo via via piede in tutta Europa, come Omicron, Delta e Delta plus.
“Mi preoccupa la combinazione tra le varianti Delta, Delta plus e Omicron che produrrà un gennaio catastrofico. La contemporanea presenza di varianti così contagiose ci dispone a un periodo in cui la curva dei contagi sarà esponenziale e la pressione sui sistemi sanitari sarà fortissima. Purtroppo il numero dei morti aumenterà in maniera importante” ha spiegato Ricciardi. In merito a Ihu, la nuova mutazione del virus che sembra essere pronta ad investire l’Europa dalla Francia, non c’è ancora preoccupazione.
RICCIARDI: “NO TAMPONE PER USCIRE DA QUARANTENA, SU MULTA NO VAX…”
Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica, ha poi detto la sua sui tamponi rapidi e sulla loro efficacia legata alla variante Omicron e non solo: “Abbiamo sempre saputo che i tamponi rapidi hanno un’alta percentuale di falsi negativi. Ma rimangono, anche con Omicron, il primo presidio nel senso che la loro specificità comunque rimane abbastanza alta, nel senso che se si è positivi al tampone rapido quasi sempre lo è al molecolare. Come prima indagine va ancora bene. Non va bene, invece, per il Green pass e per l’uscita dalla quarantena”.
Per quanto riguarda invece il capitolo obbligo vaccinale per gli over 50, Ricciardi si è detto alquanto contrariato per la multa da 100 euro “una tantum” a chi decide di proseguire il proprio cammino da no vax: “Rappresenta una sanzione inadeguata, non funge da deterrente. Per farlo dovrebbe essere significativa. È insufficiente. Ci sono sanzioni molto più pesanti per violazioni non così emergenziali come la pandemia. Per una vaccinazione che aiuta a salvare delle vite non basta”.