Walter Ricciardi è stato tra gli esperti più “esposti” con l’avvento della pandemia. Il consigliere del ministro Roberto Speranza però prima di entrare nel mondo della medicina è stato una “star” del cinema, con un passato da attore non indifferente nella sua Napoli, nell’universo degli sceneggiati.
Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, Walter Ricciardi ha ripercorso la sua storia da interprete, iniziata per caso da bambino, con un provino per la serie tv “I ragazzi di padre Tobia”: «Ero un ottimo baby attore: imparavo la parte facilmente, seguivo il copione alla perfezione e nello stesso tempo andavo pure bene a scuola il che, ovviamente, metteva tranquilli i miei genitori che all’occorrenza mi consentivano di saltare qualche lezione». Nonostante le doti da attore, il 62enne ha sempre saputo di voler fare il medico: «Tant’è che pur avendo diverse proposte di lavoro tra cinema e televisione, dopo la scuola mi iscrissi subito all’Università».
WALTER RICCIARDI, DA ATTORE A CONSIGLIERE DI SPERANZA
Nel corso della lunga intervista a Il Mattino, Walter Ricciardi ha spiegato di essersi pagato gli studi di Medicina grazie alla recitazione, fino al ruolo “iconico” ne “L’ultimo guappo” con Mario Merola: «Con lui ho girato anche “Il mammasantissima” e “Napoli, la camorra sfida, la città risponde”, diretti entrambi da Alfonso Brescia. Che dispiacere quando è morto». Walter Ricciardi ha rimarcato di essere stato popolarissimo a Napoli, «ricordo che ovunque andassi mi riconoscevano»: «Nella zona del Pallonetto di Santa Lucia poi era un trionfo: non potevo camminare, fermate continue». Una vera e propria star, dunque, che può vantare anche un ciak erotico con Stefania Sandrelli che gli costò tre notti in bianco: «Avevo solo 18 anni, sapevo di dover girare una scena d’amore sulla spiaggia con Stefania Sandrelli – giovane e bellissima – davanti a un plotone di telecamere».