Il consigliere della direzione della Regione Europea dell’Organizzazione mondiale della Sanità e consulente del ministro della Salute, il professor Walter Ricciardi, ha parlato nelle scorse ore ai microfoni del programma di Rai Radio 2, “I Lunatici”. L’argomento della discussione è stata ovviamente l’epidemia di coronavirus che ora come ora appare inarrestabile in Italia. Ricciardi si dice concorde con la misura attuata dal governo di far diventare l’Italia un’intera zona rossa, alla luce anche degli ultimi drammatici dati, con ben 1700 nuovi pazienti nelle ultime 24 ore. Il professore parla poi di “rischio pandemia reale”, anche se invita la popolazione a non spaventarsi eccessivamente: “E’ molto probabile che prima o poi, più prima che poi, avremo un vaccino – dice lo stesso – Israele è uno dei venti paesi che come noi, la Francia, la Germania, gli Usa, stanno cercando un vaccino. Può accelerare un po’ perché non sottopone le valutazioni dei vaccini a delle misure molto stringenti”.
WALTER RICCIARDI: “CALDO NEMICO DEL CORONAVIRUS? SI MA…”
Anche il caldo potrebbe aiutare a mitigare l’emergenza, anche se le temperature elevate non saranno la panacea contro tutti i mali: “Può essere un blando alleato – dice a riguardo il consigliere dell’Oms – perchè si verificano due cose. Primo, durante l’inverno la gente sta in luoghi chiusi, mentre in estate tende a stare all’aperto e a distanziarsi. E poi il caldo è nemico dei virus respiratori, che albergano soprattutto nel naso e sono amici delle temperature più fredde. Ma il caldo non sarà la risoluzione. Dobbiamo cambiare i nostri comportamenti”. Ricciardi tiene a precisare che l’epidemia da coronavirus non è la peste, ma si tratta comunque di una “malattia da non sottovalutare. Si può superare, anche in condizioni molto gravi. Ma è meglio evitarla”. E per evitarla è necessario che la gente stia in casa. “Si muova solo chi ha dei motivi per farlo – ribadisce il concetto espresso da molti nelle ultime ore – chi deve garantire servizi essenziali è autorizzato a muoversi, ma gli altri devono limitarsi. E’ l’unica cosa che può servire”.