«La mia preoccupazione è forte sulla variante Delta, ma è controllabile con le misure che abbiamo preso. Siamo preoccupati dalle notizie che arrivano dal Sudafrica e da altri Paesi, la Omicron sembra più contagiosa della Delta, che aveva già cambiato le carte in tavola. Siamo un po’ preoccupati, ma in Italia stiamo molto meglio di altri e dobbiamo continuare a perseverare»: così Walter Ricciardi ai microfoni di Oggi è un altro giorno.



Il consulente del ministro Speranza è cauto sulle prime notizie legate alla mutazione sudafricana, ovvero di una variante più contagiosa ma meno dannosa: «Dobbiamo verificare, questi dati ci arrivano dall’epidemiologia del Sudafrica, un Paese totalmente diverso dal nostro, con un popolazione giovanile, non anziana come quella italiana – il monito di Walter Ricciardi – Dobbiamo vedere l’impatto della variante sui nostri cittadini. E’ più contagiosa, speriamo che non sia più grave: sembra così ma dobbiamo capire».



Walter Ricciardi: “Terza dose? Possibili altri richiami”

«I virus sono le creature più imprevedibili che ci possono essere. Possono scomparire improvvisamente e riemergere. La strategia che dobbiamo avere è vaccinare e stare attenti ai nostri comportamenti: facendo queste due cose, possiamo fare una vita pressoché normale. Altrimenti ci mettiamo nei guai», ha proseguito Walter Ricciardi, per poi aprire su un futuro senza mascherina: «Possiamo e dobbiamo immaginarlo, ma per arrivarci dobbiamo essere razionali: fare le cose giuste al momento giusto». Per il momento non bisogna parlare di obbligo vaccinale, il giudizio dell’esperto: «L’Italia ha una condizione completamente diversa rispetto agli altri Paesi. Ci sono Paesi disperati, con il lockdown come unica alternativa e costretti a correre ai ripari con misure molto energiche. Il super green pass è uno strumento importante: consentendo l’accesso ai luoghi sociali e al chiuso a vaccinati e guariti, permette di frenare la circolazione». Walter Ricciardi s’è poi soffermato sull’ipotesi di altri richiami dopo la terza dose: «Il vaccino non dà immunità permanente e prolungata, dovremo fare altri richiami, ma non sappiamo ancora le tempistiche. E’ possibile che i richiami possano essere più ravvicinati rispetto ad altri vaccini come quello per il morbillo».

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