Walter Siti è uno scrittore italiano che nel 2013 ha vinto il Premio Strega e il Premio Mondello con il romanzo “Resistere non serve a niente”. Nato a Modena nel 1947, Siti è laureato all’Università di Pisa e diplomato alla Scuola Normale Superiore. Fino all’ottobre 2007 è stato professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università dell’Aquila. Ha esordito come romanziere nel 1994, a 47 anni, con “Scuola di nudo”, una sorta di autobiografia romanzata: “Per anni mi sono riempito occhi e testa di Balzac, Mann, Dostoevskij, erano di un’altezza tale che non ho neanche provato a scrivere. Pensavo che il mio lavoro fosse parlare dei libri altrui. Intorno all’80 ho iniziato a sentire che mi importava di più capire i nodi che mi si aggrovigliavano dentro… Così, fra l’82 e il ’94 , lavorai a Scuola di nudo, pensando: lo scrivo, ma nessuno lo vedrà. Poi lo feci leggere ad amici intimi e mi dicevano: se lo pubblichi, la tua carriera universitaria finirà”, ha raccontato Siti al Corriere della Sera.



Walter Siti: la passione per gli escort palestrati

Walter Siti è omosessuale e molto spesso nei suoi romanzi si racconta crudamente, dalla passione per gli escort palestrati al desiderio di uccidere la madre: “Riversava tutte le valenze affettive su di me. Questa cura eccessiva era tutto ciò che mi impediva di respirare. L’idea di studiare a Pisa nasce da questo. Lei, quando partii, per essere fedele al personaggio, svenne alla stazione”, ha spiegato al Corriere della Sera. Lo scrittore ha scoperto molto presto di essere gay: “A sette o otto anni, facevo gonne con gli scampoli di stoffa a un calciatore giocattolo. Un tale disse a mio padre: attento, che diventa omosessuale. Papà rispose: figurati, no. E io pensai: povero papà, non sa che è già successo”. Intervistato dal Corriere della Sera a febbraio 2021, Walter Siti ha parlato anche del marito: “Stiamo insieme dal 2011, siamo uniti civilmente dal 2016, uso chiamarlo consorte. Non ne parlo mai, perché lui tiene la cosa segreta sia in famiglia che al lavoro. Spero che prenda coraggio, ma non insisto”.

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