Wanda Ferro, sottosegretaria al Ministero dell’Interno, ha parlato in una intervista a La Verità delle mosse del Governo di Giorgia Meloni sul problema dei migranti. “Il fenomeno è profondamente cambiato, riflettere sulla necessità di fare un ‘tagliando’ alle norme vigenti mi pare opportuno. La legge Bossi-Fini è nata in continuità con la legge Turco-Napolitano per gestire flussi irregolari, che ai tempi avevano delle caratteristiche differenti rispetto a quelle attuali, a partire dalla congiuntura internazionale, indiscutibilmente inedita”, ha premesso.



È per questo motivo che l’esecutivo è al lavoro su due fronti: ridurre il numero degli arrivi e favorire i rimpatri. “Il punto fondamentale in ogni caso è quello del rispetto della legge. L’Italia è una Nazione civile e accogliente, soprattutto con chi scappa dalla guerra o da una persecuzione individuale. L’accoglienza, tuttavia, può esserci solo nell’ambito di un rapporto basato sul rispetto reciproco. Uno Stato deve avere il diritto di espellere un soggetto straniero pericoloso”, ha sottolineato.



Wanda Ferro: “Migranti non integrati vanno espulsi”. Le mosse del Governo

La Premier Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si sono incontrati nei giorni scorsi per discutere il tema dei migranti e valutare dei possibili cambiamenti. “A settembre arriverà un pacchetto di norme su cui stanno lavorando gli uffici del Viminale, in raccordo con il Ministero della Giustizia. Il Governo vuole affermare un principio: chi arriva in Italia deve seguire le leggi vigenti e deve cercare di integrarsi, altrimenti deve essere espulso”, ha rivelato la sottosegretaria Wanda Ferro.



E conclude: “Un clima di ospitalità si crea se c’è la disponibilità di chi ospita ovviamente, ma allo stesso tempo deve esserci anche la collaborazione e l’educazione da parte di chi è ospitato. Nessuno deve approfittarsi del senso di civiltà e accoglienza dell’Italia”. È ormai scontato dunque che le norme cambieranno, bisogna soltanto attendere le tempistiche necessarie.