Wanda Nara ha testimoniato in aula davanti alla giudice Elisabetta Canevini come parte civile contro Fabrizio Corona nel corso del processo per diffamazione: il re dei Paparazzi nel 2019 aveva pubblicato sul suo sito King Corona Magazine un articolo sulla showgirl e Mauro Icardi, rivelando che i due avrebbero presto divorziato poiché lei lo aveva tradito con l’allora compagno di squadra Marcelo Brozovic. “Con quella notizia, che riportava tutte cose non vere, sono cominciati i problemi”, ha raccontato.
Secondo la ricostruzione della donna, riportata da SportMediaset, infatti, sarebbe stata proprio quella la causa per cui il calciatore lasciò l’Inter. “Da quel momento iniziò il distacco grande tra Icardi, i tifosi, il club e dirigenti. La società gli aveva fatto pesare anche questa situazione. Gli era stato detto che doveva anche cambiare procuratore, che non doveva avere più una procuratrice donna”. E ha aggiunto: “Quell’articolo ha creato sofferenze e patimenti in famiglia. Noi siamo una famiglia tradizionale e questa storia ci ha portato problemi dentro e fuori”.
Wanda Nara e i rumors sul flirt con Brozovic: Fabrizio Corona a processo
Il processo contro Fabrizio Corona per diffamazione inizialmente stava per essere archiviato dalla Procura, ma Marcelo Brozovic ha chiesto che si andasse avanti a processo: è così che Wanda Nara si è ritrovata in aula a dovere negare i rumors sul presunto flirt con il giocatore. “Nessuno poteva capire da dove avessero tirato fuori questa storia non vera. All’epoca già da 6 anni stavo con mio marito, non ho mai nemmeno avuto il suo numero. Non era nemmeno una persona che frequentavamo come succede tra gli amici in una squadra e invece nell’articolo si parlava di messaggi tra me e lui”, ha raccontato la showgirl come riportato da SportMediaset.
Mauro Icardi, nell’articolo, veniva persino accusato di avere aggredito il compagno di squadra per il presunto tradimento. “Era il capitano della squadra, lui non è mai stato aggressivo con nessuno”, ha aggiunto la moglie. All’attaccante però in quel periodo fu anche tolta la fascia di capitano.