Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile hanno scontato la condanna definitiva a 9 anni di carcere, ma continuano a difendersi dall’accusa di essersi approfittate di persone deboli. “Ma siamo tutti deboli. Quando firmiamo contratti telefonici e assicurativi… è la stessa cosa. Le assicurazioni al 90% sono truffe. Quando ti stipulano un contratto sembrano che ti vendano il paradiso, poi quando vai a chiedere quello per cui hai firmato è l’inferno”, ha dichiarato Stefania Nobile a Non è l’Arena. Non vuole neppur sentire parlare di vittime che sarebbero svenute in tribunale: “Svenivano davanti alle telecamere, non in tribunale”. D’altra parte, riconoscono i loro errori: “L’abbiamo spiegato che ci è sfuggita di mano la situazione, siamo impazzite”.
Al suo fianco la madre, con cui ha spiegato che sono tornate e sono pronte a lasciare il segno: “Noi non abbiamo fatto un pezzo di televisione, la facciamo ancora, ma in modo diverso”. La questione per Wanna Marchi e Stefania Nobile è semplice: hanno truffato delle persone, ma il problema è che queste persone si sono lasciate raggirare, deresponsabilizzandosi. “Mi presenti un povero che ha 500 milioni! Come fa un povero ad averli? C’erano politici, preti, cardinali…”, ha ribattuto Stefania Nobile a Luca Telese.
STEFANIA NOBILE E WANNA MARCHI, LA TEORIA SULLA LORO “CADUTA”
“Ci siamo messe a nudo in una serie, ammettendo tutto. Cos’altro volete? Dopo 21 anni…”, ha proseguito Stefania Nobile a Non è l’Arena. Si parla ancora di un incasso miliardario al mese, ma il tesoretto resta un mistero. “Sono nascosti bene, li staranno cercando… Sapete cosa mi fa strano? Voi che fate televisione credete alla televisione”, ha ribattuto la figlia di Wanna Marchi. A lei ha subito ribattuto Luca Telese, a cui Stefania Nobile ha dato ragione: “Voi che avevate inventato una televisione siete state fregate dalla televisione”. Ma c’è una precisa accusa al sistema: “Berlusconi entrava nel commerciale. Colpendo Wanna Marchi si è distrutto un sistema. Tutte le piccole emittenti che vivevano di televendite e avevano un business pazzesco andavano eliminate. Se si vuole avere il monopolio…”. Ma quella di Stefania Nobile non è un’accusa a Silvio Berlusconi, è la constatazione del fatto che ne avrebbe tratto giovamento. Non mancano attacchi a Raimondo Nobile, marito di Wanna Marchi (che ha commentato duramente “Grazie a Dio è morto. Gli piacevano tanto i soldi di Wanna Marchi”) e padre di Stefania Nobile: “Lui è stato arrestato prima di noi”. Anche i problemi matrimoniali hanno inciso nella scelta di Wanna Marchi di dedicarsi totalmente sul lavoro: “Dovevo mantenere lui, i miei figli, 92 dipendenti. Dovevo lavorare”.