Wanna Marchi, ai microfoni di “Belve”, il programma di Rai Due condotto da Francesca Fagnani, ha parlato del rapporto difficile con il suo ex marito Raimondo Nobile, che “grazie a Dio è morto”, ha subito esclamato la donna. Quest’ultima aveva solo diciassette anni quando convolò a nozze con l’uomo e quel matrimonio, per sua stessa ammissione, fu il più grosso errore della sua vita, ma “l’ho pagato, eccome se l’ho pagato. Infatti, usciti dalla chiesa, mia suocera mi disse ‘quanto sei brutta? Mio figlio avrebbe meritato un’altra moglie’. Ci si rimane male, proprio il giorno del matrimonio poi…”.



La presentatrice ha poi sottolineato come la vita coniugale di Wanna Marchi sia stata contrassegnata da grandi difficoltà: tradimenti subìti, violenza, botte. Addirittura, ha confermato l’intervistata, Nobile una volta le stava stringendo il collo talmente forte che lei pensava di soffocare: “Io ho vissuto un periodo di terrore con quell’uomo. Chiudevo la porta a chiave, speravo che non rientrasse la sera”.



WANNA MARCHI: “HO SOPPORTATO LA VIOLENZA DI MIO MARITO PER I MIEI FIGLI E PER IL MIO LAVORO”

Ancora a “Belve”, Wanna Marchi ha evidenziato che in quel periodo, nonostante la violenza domestica che le veniva perpetrata con regolarità dal marito, lei aveva paura “di divorziare, di separarmi, del giudizio della gente, anche perché a quei tempi una donna divorziata veniva subito additata… Come ho fatto a sopportare per tanti anni un rapporto così umiliante? L’ho fatto per i miei figli, per il mio lavoro, per tante cose. Poi siamo tutti un po’ attori, no?”.

Anche la figlia di Wanna Marchi, Stefania Nobile, non è mai stata tenera nei giudizi espressi nei confronti del padre, Raimondo Nobile: c’è qualcosa di particolarmente traumatico nel loro rapporto che possa giustificare una durezza simile? La madre ha risposto in maniera evasiva: “Io oserei dire che sarebbe bene che lo domandasse a lei. Certo, mia figlia ha visto tutto quello che ho subìto io, però è meglio che lo chieda a lei. Se anche lei ha subìto violenza dal padre? Non lo so, deve chiederlo a lei”.