Nel distretto statunitense di Washington sono aumentati a dismisura i casi di studenti che non frequentano le lezioni, al punto da essere considerati dall’istituzioni scolastica ‘cronicamente assenti’. A riferirlo è il rapporto annuale del DC Policy Center, che pur constatando l’aumento di assenze croniche, riporta anche l’incoraggiante dato dell’aumento di studenti che riescono a diplomarsi, almeno rapportando i dati agli anni del covid. Dietro all’aumento dei casi di studenti di Washington che non frequentano le lezioni, peraltro, ci sarebbero gli strascichi sulla salute mentale dei giovani che il covid ha lasciato, costringendoli in casa e, soprattutto, a non frequentare le lezioni in presenza, con l’effetto di disaffezionarli al sistema scolastico.



L’analisi: “Il 60% degli studenti di Washington non frequentano le lezioni”

Secondo l’ultimo rapporto del DC Policy Center, sono circa 6 su 10 gli studenti che a Washington non frequentano le lezioni quotidianamente, segnando un numero di assenze pari al 10% del totale delle ore di lezione. Questa condizione, come anticipato, si definisce cronica, ma ci sono anche casi ben più eclatanti, come il 44% di studenti che non hanno frequentato il 40% delle lezioni. Come paragone, prima del covid il numero di studenti cronicamente assenti (definito però sul 20% di lezioni perse) era pari ad appena il 24% di tutti gli studenti delle primarie e delle secondarie.



Dietro all’aumento di studenti che a Washington non frequentano le lezioni, secondo il think tank che ha stilato il rapporto, si nascondo i sempre più diffusi problemi mentali che i giovani affrontano. “Gli studenti”, spiega al Washington Times Yesim Sayin, guida del DC Policy Center, “si prendono del tempo libero quando non si sentono bene mentalmente e fisicamente“, fenomeno che “prima non accadeva” e che aumenta la sensazione “che andare a scuola non sia più importante come in passato”. Inoltre, gli studenti di Washington non frequentano le lezioni perché, riferisce sempre il think tank, voglio “sentirsi sicuri mentre vanno a scuola e all’interno del campus”. L’altra faccia della medaglia di questo fenomeno, però, è che nella capitale statunitense è aumento il numero di reati, soprattutto furti, scippi e sparatorie, commessi da giovani, ormai vicini al 90% degli arrestati (13 su i 16 arresti di giugno, 14 sui 19 di luglio).

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