Contrastare i crimini con delle telecamere installare sulle auto. È questa la decisione presa da Washington DC, che ha scelto di fornire ai cittadini che guidano per società di rideshare come Uber, Lyft o Alto, o per un servizio di consegna di cibo come DoorDash, telecamere gratuite. I localizzatori AirTag sono stati invece resi disponibili per tutti i residenti che vivono in una delle numerose zone calde per quanto riguarda i furti d’auto. Si tratta di una delle tante azioni volte all’offensiva anti-crimine su più fronti lanciata dal Dipartimento di Polizia Metropolitano e dal governo del sindaco Muriel Bowser. Il vicesindaco per la Pubblica Sicurezza Lindsey Appiah ha dichiarato apertamente davanti alla Commissione Giustizia della Camera il mese scorso che la città è nel mezzo di una crisi criminale.
Al 14 novembre, gli omicidi sono aumentati del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I furti di veicoli a motore sono aumentati del 98% e i furti d’auto sono più che raddoppiati, con un aumento del 104%. Tra le vittime recentemente figurano anche un deputato e un diplomatico degli Emirati Arabi Uniti. “Non ci sfugge che noi dobbiamo fare di più per aumentare la sicurezza pubblica”, ha affermato Salah Czapary, capo del Dipartimento della vita notturna e della cultura della città.
Il suo dipartimento, che si occupa di questioni relative ai ristoranti e alla consegna di cibo, ha collaborato con il Dipartimento dei veicoli a noleggio per la distribuzione delle telecamere sul cruscotto. L’iniziativa è finanziata da una donazione di 500.000 dollari da parte di DoorDash, sufficiente per pagare circa 2.500 kit fotografici.
Telecamere nelle auto a Washington DC: la decisione della Polizia
Czapary, capo del Dipartimento della vita notturna e della cultura della città di Washington DC, ha affermato: “Crediamo che aiuterà a scoraggiare la criminalità. Quelle riprese della telecamera possono aiutare la polizia a chiudere un caso e aiutare i pubblici ministeri a perseguire con successo quel caso”. Al The Washington Times, l’amministratrice di una scuola superiore che stava aspettando in fila per un AirTag, ha affermato di avere dubbi sull’intero processo. “Quali saranno i tempi? Dal momento in cui la polizia risponderà e inizierà a rintracciare l’auto, ne sarà rimasto qualcosa quando la troveranno?” si è chiesta la signora Gray.
Il sergente della polizia Anthony Walsh non ha promesso che la polizia sarebbe stata immediatamente in grado di recuperare intatta l’auto rubata. Ha affermato però che le informazioni del localizzatore aiuteranno la polizia a tracciare il percorso dei ladri d’auto e possibilmente a estrarre le riprese delle telecamere di sicurezza lungo il percorso per aiutare le indagini. “Si tratta di aiutare i nostri investigatori a costruire un caso che regga in tribunale e, si spera, tolga i ladri d’auto dalle strade. Questa è l’idea”, ha affermato. Il sergente Walsh ha poi sottolineato che i residenti stessi avrebbero effettuato il monitoraggio sui loro telefoni e avrebbero consegnato tali informazioni alla polizia per aiutare le indagini.