We are Marshall è un film diretto da McG, che ha come interpreti principali Matthew McConaughey e Matthew Fox. Tratto da una storia vera, racconta come una squadra di football americano sia risorta dopo essere praticamente stata distrutta da un incidente aereo.

Il film parla della squadra di football della Marshall University di Huntington in West Virginia, che si batteva per i primi posti del campionato. La notte del 14 novembre 1970 la gran parte dei componenti della squadra stava ritornando a bordo dell’aereo DC-9 della Southern Airways dal North Carolina dove aveva giocato una partita importante, che però aveva perso senza aver pregiudicato il risultato finale del campionato. L’aereo in quella tragica notte era precipitato e tutti i passeggeri erano morti: la squadra non c’era più, tranne i pochi rimasti a casa per infortunio.

Sulla città di Huntington cala una tristezza profonda: con i tanti dolori personali per la perdita di persone care c’è lo sgomento per aver perso la squadra del cuore. Al dolore segue la rassegnazione, è impossibile ricostruire la squadra, questa diventa la convinzione di tutti a partire dai dirigenti che decidono di chiudere quella stupenda avventura. Questa resa viene anche giustificata: non è possibile tornare allo stadio e ogni volta ricordare quei cari amici morti!

Ma c’è qualcuno che non si arrende, è uno dei giocatori sopravvissuti, Nate Ruffin: è certo che il modo più vero per ricordare i suoi compagni sia ricostruire la squadra e comunica agli altri questa sua certezza, tanto che avviene il miracolo. Mentre si sta decidendo di chiudere la squadra, tutta la città si presenta davanti ai dirigenti e a gran voce chiede che si ricostruisca la squadra. Tutti sanno che sarà difficile, che gli ostacoli sono molti, ma la speranza di rivedere in campo i Marshall è più forte, così i dirigenti prendono la decisione di rischiare.

Bisogna ripartire, ma da chi? Ci vuole un allenatore e poi bisogna trovare i giocatori. Impresa difficilissima, gli allenatori che vengono identificati per il loro valore come possibili protagonisti della ripresa rifiutano tutti. Qui si vede quanto di fronte al rischio valga l’umano: neanche i titoli che una persona ha bastano a prendersi la responsabilità di rischiare ciò che sembra impossibile. Ma la speranza è più forte anche di tutti questi no, tanto che un sì arriva, è il sì di un allenatore che non era tra i prescelti, è il sì di Jack Lengyel, il quale porta a Huntington la sua passione per il football e su di essa ricostruisce la squadra andando a cercare i giocatori assieme al direttore sportivo, Red Dawson. E la squadra viene rifondata, riprende a giocare nella stagione 1971, riesce anche a vincere anche se le sconfitte sono tante, però la squadra c’è, questo è ciò che importa. È da qui che i Marshall torneranno a essere grandi.

We are Marshall è un film che testimonia come anche in una situazione difficilissima, al limite dell’impossibile, ci possa essere una ripresa e la strada sono uomini che hanno nel cuore la speranza. Per riprendere bisogna affrontare il rischio, si deve stare a testa alta di fronte alle difficoltà che si frappongono, ma soprattutto bisogna essere certi che dalle ceneri si può risorgere grazie a ciò che sta nel cuore di ogni essere umano: una voglia di vivere che è più forte della morte.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI